È una “assurda demonizzazione dei diesel Euro6″ quella che tante Amministrazioni stanno promuovendo, “a cominciare da Roma, con blocchi del traffico ingiustificati, che non hanno alcun fondamento scientifico e non garantiscono risultati certi”. La posizione di Angelo Sticchi Damiani, il presidente dell’Automobile club d’Italia, è netta: sono provvedimenti “privi di logiche comprensibili ed accettabili” che “creano solo svantaggi, in termini di disagi economici e sociali per i cittadini, a fronte di non si sa quante polveri sottili risparmiate.
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Due le incongruenze evidenziate dal presidente in nota. La prima riguarda l’innovazione tecnologica grazie alla quale le auto di ultima generazione “hanno un impatto ambientale irrisorio, notevolmente inferiore ad altre motorizzazioni”. La seconda riguarda l’incentivazione “con sgravi fiscali la conservazione e la circolazione di 4,2 milioni di auto – il 10,77% del parco circolante italiano – che hanno da 20 a 30 anni”.
Tra gli effetti che blocchi di questo genere potrebbero comportare, Sticchi Damiani cita “l’impatto negativo sul mercato” e “il forte rischio di perdita di posti di lavoro, sia nella produzione che nella vendita di queste auto” che rappresentano “costi certi” a fronte di “benefici assolutamente incerti”.
Nuovo stop in Campidoglio
Nel pomeriggio di oggi, 14 gennaio, il Campidoglio ha confermato lo stop ai veicoli più inquinanti e ai diesel fino a Euro 6 anche per il 15 e il 16 gennaio.
Ultimo aggiornamento 17:15
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