Gli ultimi dati sullo stato di salute del ghiacciaio della Marmolada

Dal riscaldamento globale all'overtourism, sono molte le minacce che incombono sul suo futuro

Sono circa 400 i rifiuti di ogni genere e forma, alcuni risalenti alla Prima guerra mondiale, trovati e raccolti lungo il sentiero che porta al ghiacciaio della Marmolada dal team di “Carovana dei ghiacciai” 2024, la campagna nazionale di Legambiente che monitora i ghiacciai alpini in collaborazione con CIPRA Italia e con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano.

Marmolada
Foto di Michele Scala su Unsplash

Tre mini discariche

Il team ha scovato anche tre “mini discariche”: la prima in corrispondenza di una vecchia trincea di guerra dove sono state trovate oltre 180 lattine, scatolette e altri resti di vecchi bivacchi. La seconda è stata trovata all’interno di una vecchia postazione militare scavata nella roccia al bivio della forcella del Col de Bousc, dove sono stati raccolti rifiuti risalenti perlopiù agli anni ‘70-’80. La terza è stata rinvenuta infine nella zona vicino all’impianto, ormai chiuso e abbandonato, dove si erano accumulati soprattutto rifiuti in plastica, vetro e tappi di bottiglia. Scendendo invece di quota, a 2000 metri, i volontari hanno trovato circa un’ottantina di fazzoletti di carta e una settantina di sigarette.

I consigli degli esperti

“L’attività di Clean up sulla Marmolada ci fa riflettere su come si è fruito e si continua a fruire di queste montagne e quale sia il futuro che si prospetta per la Marmolada. Rispetto ai rifiuti più recenti, persiste il problema dei fazzoletti qui e in altri luoghi di montagna”, commenta Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di CIPRA ITALIA.

“È importante capire come ci si può comportare nel pieno rispetto della natura, per questo suggeriamo alcuni semplici ma utili consigli che prevedono un cambio di abitudine: per esempio dal non utilizzarli all’optare in alternativa per carta igienica naturale come l’utilizzo di foglie, e per chi non riesce a farne a meno la buona abitudine di riportare il rifiuto a casa per poi gettarlo nell’apposito secchio dei rifiuti”.

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L’impatto del riscaldamento globale

E a minacciare il futuro della Marmolada c’è, ovviamente, anche l’aumento delle temperature medie globali. La superficie del ghiacciaio è diminuita di settanta ettari negli ultimi cinque anni e lo spessore continua a ridursi quotidianamente, con picchi di sette centimetri al giorno. Dall’inizio delle misurazioni scientifiche, nel 1888, è arretrato di 1.200 metri: lo hanno reso noto i ricercatori nel corso della conferenza stampa finale del progetto, il 9 settembre a Padova. Senza una rapida inversione di rotta, il rischio è che il ghiacciaio sparisca entro il 2040.


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