Zulu idrogenoLa prima nave mercantile alimentata a idrogeno verde del mondo Zulu debutterà nelle acque della Senna, a Parigi, nell’ambito del più ampio progetto europeo di innovazione Flagships. Sarà deputata al trasporto delle merci in ambito urbano per dimostrare le potenzialità del vettore nella riduzione delle emissioni di gas serra. La nave batterà bandiera francese e sarà di proprietà dell’armatore Compagnie fluvial de transport (Cft), controllata del gruppo Sogestran.

La nave mercantile a idrogeno verde

Da tempo Cft è impegnato nello sviluppo di nuovi servizi per la distribuzione urbana: “La domanda di tecnologie più sostenibili per il trasporto sulle vie navigabili interne è in aumento”, spiega in una nota stampa Matthieu Blanc, direttore di Cft. Il progetto Flagships, aggiunge, consente di dimostrare “le caratteristiche superiori delle celle a combustibile a idrogeno nelle applicazioni a base d’acqua”.

Il progetto Flagships inizialmente prevedeva l’uso di un battello a idrogeno nell’area di Lione, ma quando è emerso il potenziale del vettore si è optato per una nave da carico. Questa dovrà muoversi nelle acque della Senna grazie all’idrogeno verde, prodotto con un elettrolizzatore che sarà installato sulle navi da carico Zulu della Blue line logistics (Bll), anch’essa del gruppo Sogestran. La messa in funzione è prevista entro la fine del 2021. Il sistema di generazione di energia per Zulu sarà fornito da Abb Marine & Ports e dotato di celle a combustibile prodotte da Ballard. Lmg Marin si occuperà della progettazione nel dettaglio.

Una navigazione fluviale verde e sostenibile

“Una navigazione verde e sostenibile è un prerequisito per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni nazionali e internazionali”, rimarca in nota Jyrki Mikkola, del Centro di ricerca tecnica Vtt della Finlandia, coordinatore del progetto Flagships. “Le navi alimentate con l’idrogeno rinnovabile daranno un contributo sostanziale alla riduzione delle emissioni derivanti dalla navigazione e al miglioramento della qualità dell’aria nelle città e in altre aree densamente popolate”, aggiunge.

Sia l’Unione europea che gli operatori dell’industria marittima considerano il vettore un elemento chiave per ridurre le emissioni del trasporto merci e contribuire alla mitigazione degli effetti provocati dai cambiamenti climatici. Nel 2018 il progetto Flagships ha ricevuto 5 milioni di euro di finanziamenti dal programma europeo Horizon 2020, nell’ambito dell’impresa comune Fuel cells and hydrogen join undertaking (Fch JU). Quest’ultimo è un partenariato pubblico-privato in cui l’industria europea, la ricerca, il mondo accademico (rappresentato da Hydrogen Europe e Hydrogen europe research) e l’UE (rappresentata dalla Commissione europea) collaborano per accelerare diffusione delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno.

“Flagships è un progetto molto entusiasmante poiché sta dimostrando come le navi alimentate con l’idrogeno verde possono contribuire alla decarbonizzazione del trasporto nei fiumi urbani”, rimarca Bart Biebuyck, direttore esecutivo di Fch JU. A dimostrazione che una tecnologia innovativa può avere un’immediata applicazione commerciale.

Il consorzio Flagships 

Il consorzio Flagships comprende 12 partner europei, con due armatori, Norled (NO) e Cft (FR) assistiti dalle sue società di supporto Sogestion (FR) e Sogestran (FR); le società marittime Oem e Abb Marine & Ports (FI) e Westcon Power & Automation (NO); e la società di progettazione navale Lmg Marin (NO & FR). La tecnologia delle celle a combustibile leader a livello mondiale è fornita da Ballard Europe (DK), con il monitoraggio e la gestione dell’energia delle navi da Pers-EE (FR). Le attività di gestione e diffusione sono fornite rispettivamente da Vtt (FI) e Nce Maritime CleanTech (NO).

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