Quattro grandi case automobilistiche e la California, dopo una serie di trattative portate avanti con il massimo riserbo, hanno siglato un accordo volontario per rendere più stringenti i criteri per la produzione di veicoli meno inquinanti. Un’iniziativa non in linea con la politica dell’amministrazione Trump che punta a “congelare” questi standard” e retrocedere rispetto al percorso voluto da Obama. A firmare l’accordo con la California Air Resources Board sono state Ford, Honda, BMW del Nord America e Volkswagen America.
Riduzione annuali progressive delle emissioni
L’accordo prevede che siano introdotte continue riduzioni annuali delle emissioni di gas serra dei veicoli fino al 2026, incoraggiando l’innovazione tecnologica volta a favorire la transizione ai veicoli elettrici. Misure che serviranno a fornire alle aziende operanti nel settore la certezza necessaria per effettuare investimenti e creare posti di lavoro. Tra le misure che si vogliono introdurre c’è il fatto che le auto arrivino a utilizzare 3,8 litri di carburante per una distanza fino a 80,4 chilometri entro il 2026, rispetto al valore attuale di 59,5 chilometri attuali. L’accordo punta ad attuare in cinque anni le stesse riduzioni di gas serra che gli standard originali di Obama avrebbero raggiunto in quattro.
Cambiamento climatico, una minaccia globale
“Poche questioni sono più urgenti del cambiamento climatico, una minaccia globale che mette in pericolo la nostra vita e il nostro sostentamento – commenta in una nota il Governatore della California Gavin Newsom – la California, insieme a una coalizione di Stati, e queste case automobilistiche stanno aprendo la strada a politiche intelligenti che rendono l’aria più pulita e sicura per tutti noi. Chiedo ora al resto dell’industria automobilistica di unirsi a noi e all’amministrazione Trump di adottare questo compromesso pragmatico invece di perseguire il suo regressivo cambio di regole. È la cosa giusta per la nostra economia, la nostra gente e il nostro pianeta“.
“Un percorso fattibile”
“Questo accordo rappresenta un percorso fattibile e accettabile per raggiungere gli obiettivi della California e dell’industria automobilistica” – commenta in nota Mary D. Nichols, presidente del California Air Resources Board – “se la Casa Bianca non sarà d’accordo, andremo avanti con i nostri standard attuali, ma lavoreremo con le singole case automobilistiche per attuare questi principi. Allo stesso tempo, se l’attuale proposta sugli standard dei veicoli federali sarà finalizzata, continueremo a far rispettare le nostre normative e perseguire le sfide legali alla norma federale “.
Richieste per standard più stringenti
All’inizio del mese di luglio, un gruppo bipartisan composto da 24 governatori, che rappresentano più della metà della popolazione degli Stati Uniti, si è riunita per chiedere uno standard nazionale più forte per le auto pulite. Inoltre il mese scorso, 17 case automobilistiche mondiale, hanno lanciato un appello alla Casa Bianca e alla California per lavorare insieme su un unico standard nazionale. Le diverse aziende hanno sottolineato in particolare l’incertezza per il mercato automobilistico e in tema di posti di lavoro.
Qualità dell’aria in California
La California ha portato avanti nel corso di questi ultimi 50 anni un percorso virtuoso per ridurre le sue emissioni. Nell’area di Los Angeles, i livelli di ozono sono diminuiti del 45% dal 1990. Tuttavia lo Stato americanodeve ancora ottenere una riduzione dell’80% dello smog nella regione di Los Angeles e una riduzione ddi circa il 50% dello smog nella San Joaquin Valley per raggiungere il suo obiettivi di qualità dell’aria.
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