Qualità dell’aria, solo 13 Paesi rispettano le linee guida dell’Oms

L’Italia non è fra quelli. A svelarlo è l’ultimo report di IQAir.

  • Nel 2022, solo 13 dei 131 Paesi e territori analizzati da IQAir hanno mantenuto i livelli di PM2,5 entro i 5 μg/m3 come stabilito dall’Oms.
  • L’Italia è all’ottavo posto della classifica europea e al 52esimo di quella mondiale.
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La mappa dei livelli di PM2,5 nel mondo © IQAir

L’inquinamento atmosferico rappresenta la minaccia ambientale più pericolosa per la nostra salute: può causare asma, cancro, patologie a carico dell’apparato respiratorio e malattie cardiache, specialmente nei bambini e negli anziani. È responsabile, a livello mondiale, di oltre sei milioni di decessi l’anno, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. A ribadirlo è l’organizzazione IQAir, che ha recentemente pubblicato il suo report sulla qualità dell’aria nel 2022, basato sui dati raccolti da più di 30mila stazioni di monitoraggio in 7.323 località.

Le informazioni che contiene sono a dir poco allarmanti. Lo scorso anno, solamente 13 dei 131 Paesi e territori analizzati hanno mantenuto i livelli di PM2,5 entro i 5 μg/m3, come richiesto dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Solo nel 10 per cento delle regioni prese in esame la qualità dell’aria è risultata abbastanza elevata da non costituire un pericolo per la salute dei cittadini.

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La situazione in Europa e in Italia

Per quanto riguarda l’Europa, il report ha preso in esame 1.713 città in 43 nazioni. Le concentrazioni annuali di PM2,5 sono variate, nel 2022, dai 3,4 μg/m3 dell’Islanda ai 33,6 μg/m3 della Bosnia ed Erzegovina. L’Islanda, la Finlandia e l’Estonia sono fra i 13 Paesi che hanno rispettato le linee guida dell’Oms. L’Italia invece non è messa bene, trovandosi all’ottavo posto della classifica europea, e al 52esimo di quella mondiale. Nella giornata di ieri, 21 marzo, Milano è risultata essere la terza città più inquinata del mondo, superata solo da Teheran e Pechino.

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I dati relativi all’Europa © IQAir

I consigli di IQAir

IQAir fornisce dei consigli non solo ai governi, ma anche ai cittadini, sia per ridurre i rischi correlati all’inquinamento, sia per evitare di contribuire eccessivamente al problema. C’è l’invito a monitorare i livelli di polveri sottili tramite app, evitando così le attività all’aria aperta nei momenti di picco. Sarebbe comunque opportuno indossare sempre, quando si esce, delle apposite mascherine per filtrare l’aria, e ricorrere a purificatori per gli ambienti interni. Chiaramente, ridurre gli spostamenti in auto e i consumi energetici è un passo importante per mitigare il proprio impatto ambientale.


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