Proroga di 30 gg per il rapporto CBAM

Slittano i termini per presentare i documenti del Registro transitorio CBAM, Carbon Border Adjustment Mechanism, “meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere”.

inquinamento CBAM

Come slittano i termini del CBAM

Da oggi 1° febbraio 2024 è disponibile la nuova funzionalità che consentirà ai dichiaranti di richiedere, secondo le modalità e i termini definiti dalla Commissione, ulteriori 30 giorni per inviare il rapporto CBAM del quarto trimestre 2023, la cui scadenza è prevista al 31/01/2024.

Chi non ha problemi tecnici rimane fermo alla precedente scadenza. Resta fermo che, in linea con il Regolamento di Esecuzione 2023/1773 che disciplina il periodo transitorio, potranno successivamente modificare e correggere i primi tre rapporti trimestrali CBAM fino al 31 luglio 2024.

Sono disponibili on line anche le istruzioni operative di accesso all’applicazione “CBAM Registry” della Commissione Europea – pdf.

A cosa serve il meccanismo CBAM

La misura serve a contenere eventuali azioni di concorrenza fuori UE siano comunque conteggiate nel costo finale della produzione. Di fatto, essendo l’UE impegnata a produrre meno emissioni, tale meccanismo fa sì che non ci sia un contestuale aumento delle emissioni al di fuori dei confini europei per produrre le merci poi vendute nell’Unione.

Si tratta di applicare un prezzo per le emissioni incorporate nei prodotti di alcune tipologie di industrie, paragonabile a quello sostenuto dai produttori unionali nell’ambito del vigente sistema di scambio delle quote di emissione (EU ETS).

Un “tributo ambientale” previsto dal Regolamento (UE) 2023/956 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, pubblicato in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 16 maggio 2023.

Lo strumento è un elemento fondante il Green Deal europeo, per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% al 2030 rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.


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