Progetto Knight per prevenire i rischi naturali lungo il Nilo

L'iniziativa dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale

L’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) ha lanciato il progetto Knight (Knowledge base for Nile Geo-Hazards Tackling) finalizzato alla mitigazione dei disastri naturali e della gestione delle emergenze lungo il fiume Nilo e il suo delta.

Nilo
Foto di Shelby Murphy Figueroa su Unsplash.

In particolare, il progetto ha come scopo quello di rafforzare la resilienza del patrimonio naturale, economico, culturale, supportando con dati, modelli e tecnologie innovative la revisione del piano nazionale per la mitigazione dei rischi naturali e le sfide climatiche.

Progetto Knight per la resilienza del Nilo

Le attività principali sono tre. Preliminarmente, si lavorerà per lo sviluppo di una base di dati e di conoscenze utili alla valutazione integrata dei rischi geologici e ambientali nei siti selezionati, il delta e le aree costiere circostanti. Parallelamente saranno sperimentate nuove metodologie per la definizione di scenari integrati multi-rischio e il monitoraggio ambientale, in siti chiave lungo il corso del Nilo che vanno dalla diga di Aswan alle aree costiere del delta, con particolare attenzione all’area di Damietta, città di rilevante interesse economico e sociale. Infine, si realizzeranno attività di formazione specialistica, trasferimento tecnologico, citizen science e sensibilizzazione.

Knight è co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e ha come partner il dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’università degli Studi di Trieste, il Comune di Lignano Sabbiadoro e la Shoreline Soc. Coop, la facoltà di Scienze dell’università egiziana di Damietta e l’Istituto nazionale di astronomia e geofisica (Egitto).

Tecnologie innovative per la valutazione del rischio sismico

Un progetto multidisciplinare, all’interno del quale il team di ricerca dell’università di Trieste si occuperà in particolare dell’analisi avanzata strutturale e sismologica. Anche tramite metodi e tecnologie innovative, per la caratterizzazione e la valutazione del rischio sismico e della vulnerabilità di alcuni edifici caso-studio che verranno individuati lungo il corso del Nilo: “Il tutto contribuirà alla definizione di mappe di esposizione ai rischi naturali, all’individuazione di strategie ottimali per la prevenzione dei disastri naturali, alla definizione di procedure per la gestione delle emergenze” si legge nel comunicato stampa.

La collaborazione tra i partner permetterà di condividere dati che saranno analizzati, standardizzati e integrati in un database utilizzando una piattaforma Gis, permettendo di individuare le aree maggiormente sottoposte a stress antropico e/o naturale, e dunque più vulnerabili, e di valutare i rischi naturali e dei possibili rischi a cascata al fine di mitigarli.

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