La riduzione dell’inquinamento da polveri sottili grazie a progetti di economia circolare da inserire nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e in un piano nazionale per la transizione ecologica per le zone a vocazione zootecnica. Coldiretti e le regioni uniscono le forze e portano all’attenzione collettiva il ruolo delle campagne e degli allevamenti nella lotta allo smog.
Polveri sottili: accordo Regioni – Coldiretti
“L’agricoltura italiana contribuisce per appena il 7% alle emissioni inquinanti ma nonostante ciò ci sono ancora margini per rendere i nostri allevamenti ancora più green attraverso lo sviluppo del biometano con impianti in grado di produrre energia pulita dalle deiezioni degli animali e fertilizzanti naturali per le produzioni biologiche e tradizionali, in un’ottica di economia circolare”, dichiara in una nota stampa il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dopo l’incontro dello scorso 8 aprile con gli assessori regionali all’Agricoltura e all’Ambiente dei territori del Bacino Padano.
Dopo il deferimento dell’Italia da parte della Commissione europea per il mancato rispetto dei valori limite di sostanze inquinanti, con possibili pesanti ripercussioni a livello economico, l’auspicio della Coldiretti è di un maggior coordinamento tra le regioni, per garantire l’applicazione omogenea delle misure di lotta all’inquinamento, e maggior possibilità per le aziende di acquistare macchinari e accrescere la propria competitività. “Dobbiamo mettere in campo gli strumenti necessari per aiutare tutte le aziende, a prescindere dalle dimensioni, per affrontare il processo di innovazione e di maggiore sostenibilità”, aggiunge Prandini.
Presenti all’incontro il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo, l’assessore all’Agricoltura della regione Lombardia, Fabio Rolfi, all’Ambiente Raffaele Cattaneo, gli assessori della regione Emilia Romagna all’Ambiente Irene Priolo e all’Agricoltura Alessio Mammi, gli assessori del Veneto Federico Caner (Agricoltura) e Gianpaolo Bottaccin (Ambiente) e gli assessori Fabio Carosso (Ambiente) e Marco Protopapa (Agricoltura) della regione Piemonte, oltre ai presidenti regionali della Coldiretti dei territori interessati.
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