La lotta all’inquinamento da plastica è una delle questioni al centro delle agende mondiali. In UE “l’ora X” per questo materiale scatterà nel 2021 con l’entrata in vigore delle nuove norme che vietano la plastica monouso a favore di alternative più green a questo materiale. Tuttavia anche fuori dai confini dell’Unione Europea tante sono le iniziative che cercano di arginare l’impatto di una gestione non circolare di questi rifiuti. Un esempio sono le recenti norme californiane sull’eliminazione dei contenitori in plastica negli hotel, ma anche l’innovativa barriera a forma di cavallo del progetto The Ocean Clean Up, che recentemente ha raccolto i primi materiali in mare dopo la prima installazione circa un anno fa.
California, stop alla plastica negli hotel
La California ha stabilito che, a partire dal primo gennaio del 2023, vieterà agli hotel con più di 50 stanze di utilizzare bottigliette in plastica per gli articoli da toilette. Per gli alberghi più piccoli il divieto entrerà in vigore invece nel 2024. Chi non rispetta queste nuove disposizioni dovrà pagare una multa da 500 dollari, circa 450 euro, per la prima infrazione e di 2000 dollari (1800 euro) per la seconda. In generale l’abbandono della plastica è una strada che hanno già intrapreso diverse catene di grandi hotel dal gruppo Mariott, che ha annunciato di dover sostituire i flaconcini per sapone e shampoo con degli erogatori, alla Walt Dinesey che ha detto di voler passare nel breve periodo a contenitori 100% riciclabili nei suoi alberghi.
Rifiuti in plastica, la maggior parte viene da navi commerciali
Sempre in tema di plastica, uno studio, pubblicato sulla rivista ‘Actes de l’Académie nationale des sciences’ e realizzato da un team di scienziati dell’università di Cab, in Sudafrica, ha evidenziato come la maggior parte delle bottiglie in plastica che si trovano disperse in mare nella zona limitrofa all’”Isola Inaccessibile’, situata a metà strada tra l’Argentina e l’Africa del Sud, sarebbero state riversate in mare probabilmente da delle navi commerciali cinesi nell’ultimo anno.
Prima raccolta di plastica di Ocean Cleanup
Dopo più di un anno arrivano invece i primi risultati del progetto ‘The Ocean Clean Up‘, il dispositivo a forma di cavallo da 600 metri introdotto nell’Oceano a partire dal 2018 a largo di San Francisco: sono infatti stati raccolti i primi rifiuti in plastica dispersi in acqua. A dare l’annuncio è stato lo stesso ideatore del progetto, il giovane Boyan Slat, in un un tweet. Tra i rifiuti raccolti anche uno pneumatico, finito in mare.
Our ocean cleanup system is now finally catching plastic, from one-ton ghost nets to tiny microplastics!
Also, anyone missing a wheel? pic.twitter.com/Oq0rkXO3TH
— Boyan Slat (@BoyanSlat) October 2, 2019
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