Piemonte un Osservatorio regionale per contrastare la crisi climatica

L'iniziativa usufruisce di 850mila euro di Fondi Europei di Sviluppo Regionale per l'avvio

Chi non vorrebbe un natale con la neve? Non sempre è possibile soprattutto con la crisi climatica i corso. Se ne sono accorti in Piemonte dove hanno istituito un Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici. L’iniziativa apre i battenti con appena 850mila euro di risorse dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale utili evidenzia una nota della Regione per mettere in campo i primi strumenti necessari per l’operatività della struttura.

A giustificare l’investimento secondo l’assessore alla biodiversità Marco Gallo è il fatto che la regione si trovi ad affrontare un cambiamento radicale nel suo equilibrio climatico Torino è tra le prime tre città al mondo per giorni sottozero perduti nell’ultimo decennio” dichiara riferendosi ai dati di un recente studio americano “Lost winter”.

L’augurio che iniziative simili non siano calate solo su scala regionale ma guardino a politiche di sistema, magari integrandosi con strutture esistenti come Ispra, Arpat locali e perché no i fondi Natura 2000.

Per contrastare il cambiamento climatico servono “politiche mirate sulla base di strumenti di monitoraggio scientificamente e tecnologicamente avanzati per prevedere anche impatti futuri. L’Osservatorio diventerà dunque un punto di riferimento per monitorare tutti i fenomeni climatici e fornire scenari per indirizzare le politiche regionali” secondo l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati.

In campo, accanto a bandi specifici già attuati dalla Regione con le risorse dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale 21-27, di cui una quota importante è stata destinata proprio al contrasto ai cambiamenti climatici.

 


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