sviluppo sostenibileLa coalizione europea delle associazioni ambientaliste “Green seven” lancia un appello ai leader europei: “Per uscire dall’emergenza Covid-19 definite su scala europea e nazionale dei Sustainable recovey plans”. La richiesta di Wwf, Transport & environment (T&e), BirdLife europe, Greenpeace european unit, Friends of the earth europe, Climate action network europe, European environmental bureau ha finora raccolto 300.000 firme.

“La crisi che stiamo affrontando ha messo in evidenza i limiti del modello di produzione e di consumo”, scrive il Wwf in una nota stampa. Questo modello “ha amplificato le diseguaglianze sociali, ha messo a repentaglio la nostra salute e ha condotto il clima e la nostra biodiversità sull’orlo del baratro”.

La pandemia Covid-19 offre l’opportunità per rendere le nostre economie “più verdi, più eque e più capaci di resilienza rispetto alle crisi future”. L’Europa e i governi degli stati membri, prosegue in nota l’associazione ambientalista, devono dimostrare “capacità di leadership e lungimiranza”. Dovranno utilizzare gli strumenti pubblici messi a disposizione “per accelerare la transizione verso un’economia giusta, resiliente e sostenibile, rafforzando l’European green deal per rendere disponibili maggiori risorse”.

I Sustainable recovey plans devono:

  • mettere il benessere delle persone al centro della risposta alla crisi, fornire benefici sociali e proteggere i diritti dei lavoratori attraverso una “Giusta transizione” per tutte e tutti;
  • attuare pienamente e dare impulso al Green deal europeo per ri-convertire l’economia in modo da riportare il benessere al centro del progetto europeo, proteggere le persone da crisi come quella del Covid-19 e affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità su scala europea, nazionale e internazionale.
  • rafforzare e dare seguito all’attuazione degli obiettivi, delle strategie e delle normative previste nell’ambito del Green deal europeo, dedicando una particolare attenzione alla dimensione sociale;
  • subordinare il sostegno alle aziende dei settori ad alto contenuto di carbonio e di altri settori potenzialmente inquinanti (come l’agricoltura intensiva) al loro allineamento con agli obiettivi ambientali e climatici: non favorire salvataggi di industrie non redditizie o inquinanti che non hanno futuro nell’economia di domani;
  • istituire un fondo dotato di risorse adeguate finalizzato ad una ripresa dell’economia che sia sostenibile ed equa grazie all’uso di tutti gli strumenti finanziari europei ricompresi innanzitutto nel Quadro finanziario pluriennale – opportunamente adeguato e con programmi di spesa dedicati a destinare almeno il 50% a clima e biodiversità -, ma anche prevedendo nuovi fondi, l’uso virtuoso del Meccanismo europeo di stabilità e i cosiddetti “eurobond”;
  • guidare gli investimenti pubblici e privati durante tutta la fase di ripresa delle nostre economie utilizzando la tassonomia dell’UE per accelerare la trasformazione dai settori inquinanti a quelli verdi e, analogamente, chiedere che la Banca europea per gli investimenti allinei le sue politiche di prestito agli obiettivi dell’European green deal entro la fine del 2020.

 


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