Parco del Matese è prossima la scadenza per le norme di salvaguardia e perimetrazione

Entro il termine inderogabile di martedì 22 aprile scadono i 180 giorni dalla sentenza del TAR riguardante la decretazione delle norme di salvaguardia e perimetrazione del Parco del Matese. La perimetrazione del Parco, interessa due regioni (Campania e Molise) e un totale di 50 comuni. Un ritardo che ha pesato sull’accesso alle opportunità di finanziamento previste dalle linee comunitarie, limitando così il potenziale di sviluppo dell’area.

Biodiversità

Su istanza di Italia Nostra e successivamente ratificato dal Consiglio di Stato, il provvedimento è stato emanato per sancire la trasformazione dei 90mila metri quadrati del Parco del Matese, nel 25º Parco Nazionale d’Italia. Si tratta di un territorio di particolare pregio per qualità ambientale, biodiversità e paesaggio, attualmente protetto solo in parte dai siti di “Natura 2000” di rilevanza europea, oltre che un grande passo in avanti per l’Italia nel quadro della Strategia Europea per la Biodiversità.

“Si potrà così raggiungere un obiettivo fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle comunità di un territorio di estremo interesse naturalistico, in cui già Italia Nostra opera gestendo la Riserva Naturale Regionale del Matese Alto Tammaro e la Riserva Naturale Regionale di Campobasso e Isernia.” ha dichiarato Edoardo Croci, presidente nazionale di Italia Nostra. “Il nuovo Parco Nazionale del Matese, oltre che rispondere a obiettivi di tutela ambientale, potrà generare benefici economici per il territorio, con un turismo consapevole e attività che valorizzino le competenze e le tradizioni locali”.

Il termine stabilito rende il deliberato immediatamente esecutivo, senza lasciare spazio ad ulteriori proroghe.

Le informazioni per scegliere ci sono

Stando a Italia Nostra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dispone di tutti gli elementi per dare seguito agli atti amministrativi al fine di istituire il Parco Nazionale e nominare un consiglio di amministrazione, evitando così la nomina di un commissario ad acta qualora fossero superati i tempi fissati dal TAR.

La stessa ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha  dichiarato la propria disponibilità a fornire ulteriori precisazioni o correzioni che si dovessero ritenere utili entro i termini previsti. Inoltre, gli incontri recentemente avvenuti tra i dirigenti del Ministero, gli enti locali e le forze politiche, che in alcuni casi hanno visto la partecipazione delle associazioni, sono stati molto utili per delineare i termini di questa fase esecutiva e conclusiva.

 


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.