È stato pubblicato il 3 aprile sulla rivista Plant Biosystems l’ultimo censimento delle piante in Italia: il nostro Paese ospita 8.241 specie autoctone, di cui 1.702 endemiche, cui si aggiungono 1.782 specie aliene, di cui 250 invasive.
Specie autoctona = originaria della regione in cui vive
Specie endemica = presente esclusivamente in una determinata zona
Specie aliena = introdottasi in una zona diversa dall’areale originario
Specie aliena invasiva = capace di provocare danni agli ecosistemi e ai servizi ecosistemici
Perché aumenta il numero di piante
Rispetto all’analogo censimento pubblicato sei anni fa, sono 46 in più le specie autoctone e 185 in più quelle aliene registrate: “Ciò è dovuto a nuovi studi e all’esplorazione di nuovi territori, ma anche, per quanto riguarda le aliene, all’ingresso di numerose nuove specie, da monitorare attentamente e se possibile eradicare”, spiega Lorenzo Peruzzi, professore di Botanica presso l’Università di Pisa.
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Importante potenziare le strategie di conservazione della biodiversità
Lo studio ha coinvolto, in totale, 45 ricercatori italiani e stranieri: oltre a Peruzzi, l’hanno coordinato Gabriele Galasso del Museo civico di Storia naturale di Milano; Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell’Università di Camerino.
“Il lavoro di continua ricerca e verifica svolto dai floristi e dai tassonomi per descrivere la biodiversità vegetale italiana è ben lungi dall’essere concluso”, avverte Peruzzi. “Certamente, però, il quadro delle conoscenze che abbiamo oggi è sempre più completo e potrà permettere azioni di tutela maggiormente mirate e consapevoli”.
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