Secondo Assoclima, l’associazione dei costruttori di sistemi di climatizzazione, la proposta europea di revisione del Regolamento F-gas rischia di rallentare il settore della climatizzazione e lo sviluppo delle pompe di calore, nonostante siano annoverate fra gli strumenti più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo.
Importante sostenere la transizione ai refrigeranti naturali, ove possibile
La proposta, che mira a ridurre ulteriormente le emissioni di gas fluorurati, porterebbe alla messa al bando di tutti i refrigeranti sintetici in gran parte delle applicazioni. “Una regolamentazione che vieti completamente l’utilizzo di refrigeranti sintetici come proposto dal Parlamento europeo renderebbe in alcuni casi impossibile, e in generale più difficoltosa e costosa, l’installazione di un impianto di climatizzazione”, spiega Luca Binaghi, presidente dell’associazione.
“La posizione di Assoclima è quella di supportare la transizione ai refrigeranti naturali, ove possibile, e di utilizzare altresì tutto il portafoglio dei refrigeranti disponibili, coerentemente con le necessità di applicazione. Il nuovo Regolamento F-gas è ora nella fase procedimentale di trilogo, tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo. Il nostro obiettivo è sensibilizzare le istituzioni – Governo e Ministero dell’Ambiente in primis – affinché tutelino l’industria e si attivino per sostenere le modifiche proposte”.
Assoclima si rivolge alle Istituzioni per un Regolamento F-gas ambizioso ma che sostenga la diffusione delle tecnologie efficienti.
La revisione del Regolamento rischia di rallentare il settore della climatizzazione e lo sviluppo delle pompe di calore: https://t.co/0Zr3fOfKOO pic.twitter.com/Ul6Y49eyIn
— Assoclima (@assoclima) May 18, 2023
Il ruolo delle pompe di calore
Industria, quella della climatizzazione, che muove un volume d’affari compreso tra i cinque e gli otto miliardi di euro. In conclusione, secondo Assoclima, il divieto di utilizzo dei refrigeranti fluorurati, per quanto inquinanti, ostacolerebbe l’adozione su larga scala delle pompe di calore in sostituzione dei tradizionali apparecchi a combustione: una misura ancora più efficace contro la crisi climatica, a detta dell’associazione.
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