Metano, il percorso di riduzione delle emissioni dal Global Methane Pledge alla Cop 27

A Ecomondo, EDFE ha organizzato una tavola rotonda sull’importanza di ridurre le emissioni di metano. Abbiamo chiesto ai referenti cosa si aspettano dalla Cop 27.

  • Le emissioni di metano sono raddoppiate dall’inizio del Novecento e hanno un potere climalterante ottanta volte superiore a quello della CO2.
  • Alla Cop 26 di Glasgow, 103 Paesi hanno firmato il Global Methane Pledge. Ora i firmatari sono saliti a 125 e ci si aspetta che presentino i loro piani di riduzione.
EDFE metano Ecomondo
Environmental Defense Fund Europe è la costola europea di una delle principali organizzazioni internazionali senza scopo di lucro a tutela dell’ambiente © EDFE

“Le emissioni di metano sono raddoppiate dall’inizio del Novecento e continuano ad aumentare in maniera esponenziale. Nei primi vent’anni da quando entrano nell’atmosfera, hanno un potere climalterante ottanta volte superiore a quello della CO2”. È l’avvertimento lanciato da Flavia Sollazzo, responsabile EDFE della transizione energetica in Europa. “Dato che hanno un potere climalterante così forte, ridurle ha un effetto molto significativo sul riscaldamento globale, permettendoci di evitare un aumento delle temperature compreso fra 0,2-0,3 gradi centigradi”.

Emissioni di metano, l’elefante nella stanza

Environmental Defense Fund Europe è la costola europea di una delle principali organizzazioni internazionali senza scopo di lucro in cerca di soluzioni trasformative ai più gravi problemi ambientali. Durante la venticinquesima edizione di Ecomondo, ha organizzato la tavola rotonda dal titolo “Emissioni di metano, l’elefante nella stanza”. Istituzioni, ricercatori e aziende hanno discusso evidenze scientifiche e proposto soluzioni sulla base di dati ormai incontrovertibili.

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Il ruolo del settore energetico

Il metano è uno dei componenti principali del gas naturale. Per questo, è necessario intervenire nel settore dell’energia. Nel 2020, l’Unione europea ha lanciato una strategia cui è seguita, nel 2021, una proposta di regolamento che attualmente è in fase di negoziazione. Prima di tutto, bisogna raccogliere altri dati e informazioni precise. La seconda fase del piano prevede di porre agli operatori degli obblighi di mitigazione.

“È la prima volta che portiamo questo tema ad Ecomondo. Noi abbiamo una campagna in atto sull’importanza di ridurre le emissioni di metano nell’industria oil&gas perché è uno dei modi più veloci, più strutturati e più efficaci per combattere il riscaldamento globale”, aggiunge Ilaria Restifo, responsabile per l’Italia di EDFE. La prima sessione dell’evento ha previsto un inquadramento generale del problema, che ha risvolti sia nell’ambito ambientale sia nell’ambito della sicurezza energetica. Durante la seconda sessione, sono stati esaminati tutti gli strumenti di policy esistenti a livello internazionale. La terza sessione, infine, si è concentrata sulle risposte dell’innovazione tecnologica.

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Il Global Methane Pledge

L’anno scorso, durante la Cop 26 di Glasgow, 103 Paesi hanno firmato il Global Methane Pledge. È un accordo volontario, proposto dall’Unione europea e dagli Stati Uniti, che prevede di ridurre le emissioni di metano del 30 per cento rispetto a quelle del 2020, entro il 2030. “Nel giro di un anno, i firmatari sono saliti a 125, però mancano Paesi come la Cina e la Russia. Alla Cop 27 di Sharm el-Sheikh, ci aspettiamo che i governi presentino i loro piani di riduzione”, conclude Ilaria Sollazzo.


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Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.