Il settore dell’industria navale propone la creazione di un fondo da 5 miliardi per finanziare la ricerca su soluzioni tecnologiche innovative. A lanciare l’idea è in particolare l’International chamber of shipping (Ics), che vuole così contribuire al percorso per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati a livello internazionale.
L’impatto del settore sulle emissioni
Il comparto navale rappresenta il 2,2% delle emissioni di CO2 a livello globale. In base alla tabella di marcia fissata dall’Imo – International maritime organization dell’Onu, l’industria punta ad ottenere una riduzione delle emissioni di gas serra del 50% nel 2050 rispetto ai dati registrati nel 2008. Se il fondo verrà approvato dall’Imo, potrebbe vedere la luce entro il 2023. Sul tema si discuterà nella prossima riunione dell’ente, fissata a marzo.
Trasporti navali, lo studio della London School of economics
Rimanendo in tema di trasporti marittimi, un nuovo studio, condotto per la Transition pathway initiative (Tpi) dal Grantham research institute on climate change and the environment della London school of economics, evidenzia come il trasporto merci navale sia meno impattante in termini di emissioni rispetto a quello automobilistico e aereo. Nello specifico le spedizioni marittime rappresentano circa il 3% delle emissioni antropogeniche di gas serra. Tuttavia, dai dati dello studio emerge come l’intensità delle emissioni registrate in otto delle 13 principali compagnie di navigazione mondiale (61%) siano già allineate con i più ambiziosi parametri di riduzione fissati al 2030.
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