Quello che si è appena concluso è stato il secondo maggio più caldo a livello globale. La temperatura della superficie del mare e la temperatura dell’aria marina, calcolate in media su tutti i mari liberi dai ghiacci, sono state le più alte mai registrate nel mese di maggio. È quanto emerge dalle analisi del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S), pubblicate il 7 giugno.
“Le condizioni di El Niño continuano a manifestarsi nel Pacifico equatoriale. Le temperature oceaniche stanno già raggiungendo livelli record e i nostri dati indicano che la temperatura media di tutti i mari privi di ghiacci nel maggio 2023 è stata più alta di qualsiasi altro maggio”, ha dichiarato Samantha Burgess, vicedirettrice di C3S, a ridosso della Giornata mondiale degli oceani dell’8 giugno.
Il Canada e gli incendi
Se in Australia, e nelle zone che vanno dall’India nord-occidentale alla Siberia meridionale, la temperatura è stata notevolmente più bassa del normale, alcune aree del Canada, dell’Africa e del Sud-est asiatico sono state significativamente più calde del solito, con il Canada che si è trovato a fare i conti con incendi devastanti.
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Siccità e inondazioni, due facce della crisi climatica
Condizioni più secche della media sono state registrate su gran parte della Penisola Iberica, sulla Danimarca, sui Paesi Baltici, sulla Scandinavia meridionale e su gran parte della Russia, oltre che nell’Asia orientale, nel Corno d’Africa, in Australia e in alcune zone del Sudamerica.
Sono state registrate condizioni più umide della media nella maggior parte dell’Europa meridionale, con forti precipitazioni che hanno provocato inondazioni nei Balcani occidentali e in Italia, ma anche nella parte meridionale del Nordamerica, nell’Africa sud-orientale, nel Brasile meridionale, in Pakistan e Nuova Zelanda.
In generale, la primavera è stata più secca del solito nella penisola iberica e nella maggior parte dell’Europa orientale, ma è stata più umida negli Stati Uniti occidentali e sud-orientali, in alcune parti del Corno d’Africa, nella penisola arabica e nell’Asia centrale, nell’Australia settentrionale e nell’Africa meridionale occidentale.
L’estensione del ghiaccio marino artico e antartico, i dati di Copernicus
Per la terza volta nel 2023, l’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto un valore mensile minimo da record rispetto al periodo dell’anno, con un 17 per cento al di sotto della media. L’estensione del ghiaccio marino artico, invece, si è avvicinata molto alla media, raggiungendo quasi il valore registrato nel maggio 2022.
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