Le agenzie governative prevedono che il prossimo anno la produzione di petrolio degli Stati Uniti batterà i record pre-pandemici, complicando così le ambizioni dell’amministrazione Biden di tenere il Paese lontano dai combustibili fossili.
Le stime sulla produzione
L’Energy information agency (Eia) afferma che la produzione potrebbe salire a un nuovo massimo annuale di 12,4 milioni di barili al giorno nel 2023. Un precedente record di 12,3 milioni di barili al giorno è stato stabilito nel 2019. Anche la produzione di gas naturale del Paese pare stabilirà un nuovo record nei prossimi due anni.
Questo rappresenta una completa inversione di tendenza dell’industria del petrolio e del gas, contrariamente alle aspettative sul fatto che l’industria petrolifera nazionale non recupererà i livelli di produzione di picco, precipitata a causa della recessione pandemica. Inoltre, l’aumento dei prezzi dell’energia ha innescato nuovi investimenti nello sviluppo dei giacimenti di petrolio e gas.
La Eia prevede che quest’anno il Brent raggiungerà una media di 75 dollari a barile e 68 dollari l’anno prossimo. Questo è più basso del prezzo spot ed indica che la produzione può aumentare anche se il mercato delle materie prime è fiacco.
La politica energetica dell’amministrazione Biden
L’amministrazione Biden ha promesso uno scostamento sul lungo periodo dai combustibili fossili, ma recentemente ha fatto affidamento sul settore petrolifero nazionale per aumentare la produzione e calmierare così l’aumento dei carburanti, i cui prezzi hanno raggiunto i livelli più elevati dal 2014.
Invece di trivellare nuovi pozzi, molti dei maggiori produttori del Paese, come ConocoPhillips, Eog Resources e Pioneer natural resources, hanno istituito nuovi schemi di dividendi e usato il contante per ricomprare le loro azioni.
Gli analisti sostengono che la prossima ondata di crescita della produzione sarà guidata dal piccolo produttore spesso sostenuto da una proprietà familiare o da private equity.
Le emissioni di carbonio aumenteranno fino al 2023
La Eia prevede anche che le emissioni di carbonio del settore energetico continueranno ad aumentare fino al 2023, dopo una significativa ripresa nel 2021 e un forte calo nel 2020. Le emissioni totali sono al di sotto dei livelli del 2019, ma dovrebbero aumentare del 6,2% nel 2021 e di un ulteriore 1,8% e 0,5% nel 2022 e 2023, arrivando a 4,97 milioni di tonnellate metriche.
L’amministrazione Biden sta lavorando duramente per rendere più verde il sistema energetico degli Stati Uniti, spendendo miliardi di dollari in tecnologie energetiche pulite e guidando la diffusione dell’energia eolica e solare.
Tuttavia, le nuove previsioni del governo suggeriscono che è improbabile che vengano fatti progressi significativi nella riduzione delle emissioni durante il primo mandato del presidente Biden.
La Eia prevede che nel 2023 la produzione di gas naturale degli Stati Uniti salirà a un record di 97,6 miliardi di piedi cubi al giorno, rispetto ai 93,5 miliardi dello scorso anno. Questo permetterà agli Stati Uniti di superare l’Australia e il Qatar, il più grande esportatore mondiale di gas naturale liquefatto.
Pertanto, nonostante la spinta climatica impressa dalla nuova amministrazione, la produzione di petrolio degli Stati Uniti è destinata ad eclissare il precedente record.
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