La questione dell’inquinamento del suolo è una problematica rilevante su scala globale, su cui, tuttavia, non c’è ancora abbastanza consapevolezza. Sono circa 144.000 i tipi di prodotti chimici artificiali che alterano le caratteristiche naturali del suolo e ammontano a quota 5 milioni le località che in tutto il mondo sono interessate dal fenomeno, a causa degli effetti delle attività umane, dei processi industriali nelle aree urbane e dell’uso di pesticidi e fertilizzanti. Numeri importanti che fanno capire la rilevanza che ha assunto il fenomeno, ma che purtroppo non sono legati a un’adeguata strategia di intervento. Il livello di conoscenza sullo stato di inquinamento del suolo risulta infatti ancora insufficiente e tante sono le criticità nella quantificazione corretta della sua estensione, purtroppo in continuo aumento.
Un approccio olistico
Per cercare di affrontare la situazione è importante, ha sottolineato la FAO, adottare una visione olistica che possa far comprendere alle singole nazioni la reale gravità del fenomeno. Attualmente infatti a livello globale solo il 10% dei siti contaminati in mezzo secolo sono stati bonificati.
La situazione in Cina
Tra i paesi dove l’inquinamento del suolo rappresenta una delle sfide più importanti da affrontare, come spiega la Reuters, c’è la Cina. Un’indagine del Governo risalente al 2014, infatti, ha mostrato come quasi un quinto delle terre agricole del Paese fosse contaminato da rifiuti chimici, pesticidi, residui minerari e metalli pesanti. Tuttavia, nonostante la gravità della situazione, il contrasto al fenomeno incontra una serie di difficoltà. Secondo uno studio realizzato da Greenpeace e dall’Università di Nanchino gli forzi messi in campo dalla Cina per combattere l’inquinamento del suolo sono infatti ostacolati dai governi locali e dalla loro dipendenza dalla vendite di terreni come fonte di guadagno. “Le città cinesi fanno molto affidamento sulle tasse per il trasferimento di terreni per generare entrate”, ha affermato Bao Hang, attivista di Greenpeace a Pechino, come si legge sul sito della Reuters. Per capire l’entità del fenomeno basti pensare che, nel 2018, come spiega la ricerca di Greenpeace, il trasferimento dell’utilizzo del territorio ha permesso di ottenere 6,5 trilioni di yuan di guadagno (968,53 miliardi di dollari) alle autorità locali.
Suolo contaminato vicino alla Torre Grenfell a Londra
Spostandoci invece a Londra, citiamo un recente studio a cui ha dedicato un articolo il Guardian, che mostra come una serie di sostanze chimiche cancerogene e altre tossine potenzialmente dannose siano state trovate in campioni di suolo raccolti vicino alla Grenfell Tower, il condominio teatro del terribile incendio del 2017 in cui persero la vita anche due ragazzi italiani. Secondo lo studio la contaminazione ambientale sarebbe significativa e sarebbe necessario realizzare ulteriori ricerche per quantificare, nel lungo termine, il rischio di cancro, asma e altre malattie respiratorie per i residenti.
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