Nell’ambito dell’inchiesta sugli incendi nei depositi e impianti per la gestione dei rifiuti, condotta dalla Commissione Ecomafie, ieri 5 maggio è stata audita la capo dipartimento dei Vigili del fuoco, Laura Lega.
Dai dati forniti emerge che dall’inizio del 2018 fino allo scorso aprile si è verificata una riduzione degli eventi su tutto il territorio nazionale. Sono stati registrati 2.984 interventi, 650 solo in Lombardia seguita da Campania (509), Puglia (233), Piemonte (226), Lazio (204), Sicilia (196) e Calabria (176).
Tra le iniziative promosse dal dipartimento per prevenire gli incendi la Lega ha citato la stesura di uno schema di nuova regola tecnica per aiutare i gestori e la nuova catalogazione delle attività soggette a controlli dei Vigili del fuoco che preveda anche gli impianti per il trattamento dei rifiuti.
La piena attuazione dell’articolo 26 bis del decreto legge 113/2018, che prevede l’obbligo per i gestori di impianti di trattamento di rifiuti di predisporre piani di emergenza interna e per le prefetture il compito di elaborare piani di emergenza esterna, sarà faticosa, secondo la Lega, alla luce di un corposo numero di impianti sul territorio.
Al fine di migliorare la risposta delle diverse istituzioni in caso di incendi, di supportare le prefetture e favorire la condivisione dei dati, i Vigili del Fuoco, ha concluso la capo dipartimento, supportano la collaborazione con altri attori quali le prefetture, Ispra e la Protezione civile.
Le iniziative di Ispra
Anche l’Ispra, audito lo scorso aprile, ha comunicato di aver programmato, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, 350 controlli annuali in più negli impianti che presentano maggiori criticità. Per quanto riguarda gli impianti che trattano Raee, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, e veicoli fuori uso ha appurato che meno della metà opera in totale conformità con la normativa. Le irregolarità emergono sia sul fronte amministrativo che su quello penale, soprattutto considerato che le are di stoccaggio non sono gestite in modo corretto.
Per quanto riguarda gli impianti “end of waste”, generalmente è stato rilevato un diffuso rispetto delle normative nel processo di trattamento per la cessazione della qualifica di rifiuto, a parte qualche criticità su aspetti non chiariti dalle autorizzazioni.
Nel 2019, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ha effettuato 1.883 ispezioni negli impianti operanti in regime di autorizzazione integrata ambientale (Aia), controllando un terzo degli impianti, complessivamente 6.384.
Per garantire l’efficacia delle attività di prevenzione che Snpa mette in atto, l’Ispra ha ricordato l’attesa dell’emanazione del regolamento sugli ispettori ambientali e il decreto sui Livelli essenziali delle prestazioni ambientali (Lepta). Entrambi permetterebbe una maggiore uniformità delle attività delle Arpa sul territorio nazionale.
“Nell’ambito degli incendi, la prevenzione è fondamentale”, ha dichiarato il presidente della Commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli. “Da una parte serve tempestività: per questo auspico che le linee guida sui piani di emergenza, attese dal 2018, vengano varate il prima possibile dal Presidente del Consiglio”. Dall’altra parte, ha concluso, “è importante unire le forze”.
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