L’Irena ha pubblicato un’anticipazione del report “Reaching zero with renewables” che verrà presentato il prossimo 21 settembre in occasione degli eventi del Clean energy ministerial and mission innovation.
I dati del report di Irena: ecco i 7 settori più inquinanti
In particolare dallo studio emerge come quattro settori a più alta intensità energetica (ferro e acciaio, prodotti chimici e petrolchimici, cemento e calce e alluminio) e tre settori chiave dei trasporti (trasporto merci su strada, aviazione e spedizione) potrebbero insieme rappresentare il 38% delle emissioni a livello globale entro il 2050. Il tutto se non si mettono in atto interventi politici mirati. Questi ambiti potrebbero inoltre arrivare a generare il 29% del consumo finale di energia.
Qualche numero
Tra le carte vincenti a disposizione per ridurre a zero le emissioni di questi comparti entro il 2060 ci sono miglioramenti dell’efficienza, elettrificazione, uso delle energie rinnovabili, insieme a misure di rimozione di CO 2 .“Senza tali misure, le emissioni di energia e di processo potrebbero ammontare a 11,4 gigatonnellate dall’industria e 8,6 gigatonnellate dai trasporti a metà del secolo”, spiega il report. Inoltre, insieme alle azioni settoriali, sono necessarie anche azioni trasversali a livelli più alti.
Le 10 raccomandazioni
Dieci sono in particolare le raccomandazioni dell’Irena per riuscire a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
- Perseguire una strategia basata sulle energie rinnovabili per i settori di utilizzo finale con l’obiettivo finale di emissioni zero
- Sviluppare una visione e una strategia condivise e sviluppare insieme tabelle di marcia che coinvolgano tutti i principali attori
- Creare fiducia e conoscenza tra i decisori
- Pianificare e distribuire tempestivamente l’infrastruttura di abilitazione
- Promuovere la domanda iniziale di prodotti e servizi verdi
- Sviluppare approcci su misura per garantire l’accesso ai finanziamenti
- Collaborare oltre i confini
- Pensare a livello globale, utilizzando i punti di forza nazionali.
- Stabilire percorsi chiari per l’evoluzione delle normative e degli standard internazionali
- Sostenere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione sistemica
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