Halloween è la festa per eccellenza che vede il terrore protagonista assoluto di feste a tema e dolci tipici. Tuttavia a fare paura, oltre alle maschere di fantasmi e ai mostri che vedremo per le strade delle città di tutto il mondo, sono anche i numeri relativi ai rifiuti in plastica prodotti dai costumi e dalle zucche che, usate a fini decorativi, finiscono poi direttamente nel cestino, senza neanche passare dai nostri piatti.
Dai costumi 2.000 ton di plastica
83% dei materiali usati per questi costumi sono a base di plastica
In particolare poliestere
I costumi di Halloween commercializzati nei principali negozi del Regno Unito produrranno quest’anno 2.000 tonnellate di rifiuti di plastica, equivalenti a 83 milioni di bottiglie. E’ la stima realizzata dall’indagine condotta dalla realtà del terzo settore Hubbub, che ha valutato le maschere e i capi di abbigliamento venduti da 19 supermercati e rivenditori tra cui Amazon, John Lewis, Marks & Spencer, Sainsbury’s e Tesco. Dallo studio emerge, in particolare, come l’83% dei materiali usati per questi costumi siano a base di plastica derivata dal petrolio, che nel 69% dei casi è poliestere. Il cotone rappresenta invece solo il 10%. Dati importanti se si pensa che, oltre 30 milioni di persone, ogni anno si mascherano per Halloween e che, al termine della festività, vengono buttati via 7 milioni di abiti.
I dati sullo spreco delle zucche
Il 58% delle zucche viene sprecato per fini decorativi
Se dai costumi di Halloween si passa alle zucche, la situazione non migliora, a causa della questione dello spreco di cibo legato all’uso di questa vegetale.
Secondo uno studio commissionato dal brand Knorr, infatti, il 58% delle zucche comprate ad Halloween l’anno scorso erano a fini decorativi, mentre solo il 35% sono state cucinate.
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