In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno, l’UNICEF ha lanciato un nuovo report: “Una minaccia per il progresso: fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico sulla salute e il benessere dei bambini”.
Secondo quanto riportano i dati, un aumento di 1°C della temperatura nei Paesi in via di sviluppo porta in media a 16,6 bambini su 1000 che muoiono prima di compiere un anno di età. Inoltre, la probabilità di bambini nati morti e nascite premature aumenta del 5% per ogni aumento di 1°C della temperatura.
Floods, heatwaves, droughts, and other extreme weather events are putting children’s lives and the services they rely on in danger.
This #WorldEnvironmentDay, @UNEP and UNICEF call for urgent #ClimateAction so every child can have the future they deserve. #GenerationRestoration pic.twitter.com/SPVazImK8D
— UNICEF (@UNICEF) June 4, 2024
Siccità e inondazioni
Tra gli eventi estremi, la siccità mette fortemente a rischio la salute dei bambini. Nel 2022 una siccità senza precedenti ha colpito il Corno d’Africa, causando 20mila morti tra i bambini al di sotto dei cinque anni. È stato stimato che il rischio di morire per un evento simile è diventato 100 volte più probabile a causa del cambiamento climatico innescato dall’uomo.
Allo stesso modo, inondazioni e tempeste sono egualmente pericolosi. Uno studio ha rilevato che i neonati che vivono in aree esposte a inondazioni in Bangladesh hanno l’8% di probabilità in più di morire rispetto a quelli che abitano in una zona più sicura. Guardando ai dati della nazione, si è scoperto che in 30 anni le inondazioni hanno causato più di 150mila morti infantili.
Incendi e inquinamento ambientale
Un’altra piaga riguarda gli incendi boschivi: ogni microgrammo in più per metro cubo d’aria di PM2,5 emanato dagli incendi è associato a un aumento del 2,3% del rischio di mortalità per i bambini al di sotto dei cinque anni. Rispetto al PM2,5 proveniente da altre fonti, quello rilasciato dagli incendi boschivi è circa 10 volte più dannoso per la salute respiratoria dei bambini, in particolar modo di quelli molto piccoli.
Anche l’inquinamento atmosferico è associato a un aumento del rischio di morte infantile e nascite più difficoltose. In particolare l’esposizione al particolato ambientale ha determinato circa 2 milioni di nascite premature.
Ogni bambino ha diritto a un ambiente sano
In sintesi, i rischi climatici possono portare a complicazioni in gravidanza, parti pretermine, basso peso alla nascita e aborti. Ma il cambiamento climatico può avere un drastico impatto anche sulla vita dei bambini, incidendo sulla qualità dell’alimentazione, la possibilità stessa di nutrirsi, l’esposizione a malattie infettive come la malaria e la dengue, ritardi nello sviluppo, disfunzioni cognitive e depressione.
The climate crisis is a child rights crisis.
This #WorldEnvironmentDay, and every day, join us in calling for urgent #ClimateAction for every child. https://t.co/vxVgAJV0IK
— UNICEF (@UNICEF) June 5, 2024
In un comunicato stampa, UNICEF ha ricordato che ogni bambino ha diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile, per questo è importante dare priorità alla salute e al benessere dei più piccoli nelle politiche e negli investimenti per il clima.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.