Le foreste del futuro: al via i robot zoomorfi di Unibz

Un progetto internazionale coordinato da Unibz usa tecnologie avanzate per monitorare i boschi

Progetto Forma Tomelleri Agraria Unibz By Matteo Vegetti

L’Università di Bolzano (Unibz), in collaborazione con prestigiose istituzioni di Trento, Monaco, Oxford e Zurigo, è protagonista di un’innovativa ricerca per il monitoraggio sostenibile delle foreste e la mitigazione del cambiamento climatico. Come? Attraverso l’impiego di tecnologie di ultima generazione. Nientemeno che robot zoomorfi, droni, intelligenza artificiale e mappe 3D. L’università del capoluogo altoatesino coordina tre progetti internazionali: Digiforest, INEST e Forma.

Un filo conduttore unisce le tre iniziative: la tecnologia LiDAR, acronimo dall’inglese Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging. Si tratta di uno strumento di telerilevamento che scansiona le foreste. A mezzo di impulsi laser, riesce a creare mappe 3D ad altissima precisione, mettendo in luce ogni dettaglio del territorio e della vegetazione.

Questo approccio innovativo consente di pianificare interventi selvicolturali basati su stime accurate, derivate da modelli predittivi avanzati, e di ottimizzare la gestione delle risorse forestali aumentando la loro capacità di sequestrare il carbonio atmosferico. In quest’ottica, sarà possibile fornire una solida base scientifica per lo sviluppo di politiche di sostenibilità e mitigazione climatica efficaci, basate su dati concreti e analisi approfondite.

Progetti avanzati per una gestione forestale sostenibile

  • Digiforest:

l progetto, finanziato nell’ambito delle Horizon Innovation Actions, si propone di sviluppare un ecosistema tecnologico avanzato per la raccolta di dati tridimensionali dettagliati sulle foreste. L’obiettivo primario è fornire un supporto concreto a operatori, gestori del territorio e decisori politici, agevolando la gestione efficiente delle risorse forestali attraverso la creazione di modelli 3D accurati e completi. Questi modelli permetteranno una comprensione più approfondita delle dinamiche forestali, facilitando decisioni informate e sostenibili.

  • iNEST (Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem)

Il progetto INEST, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresenta un’iniziativa strategica volta a potenziare il monitoraggio forestale attraverso la creazione di aree sperimentali dedicate e lo sviluppo di protocolli per la valutazione di tecnologie e algoritmi innovativi. L’obiettivo è quello di stabilire un ecosistema di ricerca all’avanguardia, in grado di accelerare il progresso tecnologico nel settore forestale. INEST pone enfasi sulla promozione della collaborazione interdisciplinare, favorendo la sinergia tra diverse competenze e settori di ricerca. Il progetto si impegna anche a facilitare il trasferimento tecnologico, assicurando che i risultati della ricerca vengano tradotti in applicazioni pratiche e soluzioni concrete.

  • Forma

La novità del 2025 è il progetto Forma, una vera iniziativa pionieristica nel campo del monitoraggio forestale. Sfruttando le potenzialità di droni all’avanguardia e robot zoomorfi, Forma si propone di rivoluzionare la raccolta di dati forestali, consentendo l’aggiornamento degli inventari con una precisione senza precedenti. Questa capacità di acquisizione dati ad alta risoluzione fornirà informazioni essenziali per una gestione forestale sostenibile e proattiva, adattata alle sfide poste dai cambiamenti climatici.

Enrico Tomellerial Centro  Unibz Foto MatteoVegetti
Enrico Tomellerial al centro_ Unibz_Foto_MatteoVegetti

L’innovazione per foreste resilienti

L’introduzione di strumenti avanzati come droni e robot zoomorfi promette di rivoluzionare il monitoraggio forestale. Grazie a queste tecnologie, le foreste potranno essere mappate con un altisso livello di dettaglio, fornendo informazioni chiave per una gestione adattata ai cambiamenti climatici. Questa capacità di acquisizione ad alta risoluzione è essenziale per comprendere le dinamiche degli ecosistemi. Combinare tecnologie innovative e competenze multidisciplinari è la strada giusta per garantire salute e resilienza alle nostre foreste, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e conservazione della biodiversità.

“La complessità dei cambiamenti a cui sta andando incontro l’ambiente in cui viviamo richiede una ricerca multidisciplinare e transnazionale che consideri le peculiarità del nostro territorio”, sottolinea Enrico Tomelleri, professore della Facoltà di Scienze agrarie, ambientali e alimentari di Unibz, evidenziando l’importanza di un approccio integrato e collaborativo.


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