È attiva l’applicazione Methane Hotspot Explorer, il nuovo strumento del Servizio di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus (Cams) per monitorare e visualizzare le emissioni e le perdite di metano (CH4) quasi in tempo reale e identificare la loro potenziale fonte principale.
Tracciare pennacchi di metano quasi in tempo reale
Le funzionalità dell’hotspot consentono di identificare e tracciare i pennacchi di metano, rilevati dal satellite, su scale temporali che vanno dal quotidiano fino a un periodo di 14 giorni. Inoltre, è possibile identificare le loro fonti principali e distinguere tra miniere di carbone, petrolio, gas e aree urbane che comprendono discariche, nonché identificare fonti inaspettate o sconosciute. L’applicazione è sviluppata dall’Istituto olandese di ricerca spaziale Sron e funziona combinando i dati satellitari forniti da Tropomi, lo strumento del satellite Copernicus Sentinel-5P, insieme a tecniche innovative di apprendimento automatico. Ogni rilevamento viene verificato da esperti umani.
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Emissioni provenienti da siti noti e da eventi rari
L’applicazione contribuisce a valutare le lacune tra le emissioni di gas serra segnalate e le osservazioni indipendenti. Oltre alle emissioni provenienti da siti noti, l’applicazione è in grado di rilevare eventi rari, come le recenti grandi emissioni di CH4 dal vulcano Mount Fentale in Etiopia il 31 gennaio scorso, il primo rilevamento di metano vulcanico di queste dimensioni.
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