Il Pool Ambiente, consorzio di coriassicurazione, sulla base dei dati della prima rilevazione statistica recentemente condotta da ANIA, Associazione Nazionale per le Imprese Assicuratrici, sulla diffusione delle polizze di responsabilità ambientale in Italia nel 2021 evidenzia come manchino coperture assicurative sui danni ambientali.
Solo lo 0,45% delle aziende Made in Italy, intese come microimprese, PMI e multinazionali, sono dotate di una polizza assicurativa per i danni alle risorse naturali.
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Per favorire la crescita di attenzione su questo tema secondo il presidente di Pool Ambiente Tommaso Ceccon si potrebbero riconoscere i “vantaggi economici alle aziende che sottoscrivono una polizza ambientale, premiandole ad esempio nel punteggio per la partecipazione alle gare d’appalto”. Oppure “enfatizzare l’utilizzo e l’impiego dell’assicurazione contro i danni ambientali come strumento di sostenibilità, nel calcolo del rating ESG, nel report di sostenibilità”. Insomma realizzare “un’azione coordinata, a livello nazionale ed europeo”
I settori più assicurati per danni ambientali
E’ il comparto dei quello più assicurato per danni ambientali con 19,12%. Segue il settore chimico (6,97%) e il petrolifero (3,52%). Ultime le aziende del tessile e della lavorazione pelli (0,40%), trasporti (0,37%), carta, legno e stampa (0,36%), civile, commerciale e turismo (0,02%).
Mentre come regione la più assicurata è il Veneto, con l’1,33%. Tutte le altre seguono sotto l’1% come la Liguria (0,63%), Basilicata (0,55%), Abruzzo (0,49%), Piemonte (0,48%), Emilia Romagna (0,46%) e Umbria (0,45%).
Sotto la media nazionale la Lombardia, con lo 0,42%.
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