Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva dei nuovi limiti per le emissioni di CO2 per auto a furgoni. Per le autovetture nuove, in particolare, l’obiettivo è fissato al 37,5% entro il 2030. Un valore superiore al 30% che aveva proposto la Commissione Europea. Per i nuovi furgoni, invece, è stato stabilito un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 31% entro il 2030. Il testo legislativo è stato adottato con 521 voti favorevoli, 63 voti contrari e 34 astensioni. Il prossimo step è l’adozione formale del Consiglio UE, prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
Salute e innovazione per i cittadini europei
“Come Parlamento – sottolinea in nota la relatrice Miriam Dalli (S&D, MT) – ci siamo fortemente battuti per salvaguardare l’integrità ambientale della proposta e apportare reali benefici in termini di salute, protezione consumatori e innovazione per i cittadini europei. Abbiamo raggiunto questo obiettivo nonostante la feroce opposizione dell’industria automobilistica e di alcuni Stati membri che hanno rifiutato di riconoscere le opportunità derivanti da un obiettivo più ambizioso”.
Indennità per chi supera i limiti
I produttori che supereranno i limiti dovranno pagare un’indennità. Entro il 2023 la Commissione europea “dovrà valutare se destinare o meno tali importi a un fondo specifico per la transizione verso una mobilità a emissioni zero e per sostenere la formazione dei lavoratori del settore automobilistico”.
Valutare l’intero ciclo di vita
I nuovi provvedimenti introducono anche la valutazione delle emissioni nel corso dell’intero ciclo di vita del veicolo. La commissione dovrà valutare la realizzazione di una “metodologia comune” e di una “comunicazione coerente” dei dati entro il 2023.
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