Consiglio UE: “Cambiamento climatico è minaccia esistenziale”

Nuovi target collettivi sulla finanza climatica per mantenere a portata di mano l'obiettivo di 1,5° C

Il cambiamento climatico è una minaccia esistenziale per l’umanità, gli ecosistemi e la biodiversità, nonché per la pace e la sicurezza. È la conclusione del Consiglio EU, approvata il 14 ottobre, che costituirà la posizione negoziale per la Cop29 che si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre.

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Alla 29a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, l’UE dichiara che sosterrà un “obiettivo globale efficace, realizzabile e ambizioso sulla finanza climatica e chiederà piani climatici ambiziosi per mantenere a portata di mano l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5° C” si legge nel documento della seduta.

Finanza climatica e nuovi obiettivi dei piani climatici

Il Consiglio sottolinea l’importanza di concordare nuovi target collettivi sulla finanza climatica che siano realizzabili e adatti agli scopi: “Il nuovo obiettivo dovrebbe essere progettato sulla base di un approccio ampio, trasformativo e multistrato, che includa vari flussi di finanza e un gruppo più ampio di contributori” viene messo in risalto. Ciò rifletterebbe l’evoluzione delle rispettive capacità economiche e l’aumento delle quote di emissioni globali di gas serra dall’inizio degli anni ’90.

In questo contesto, si ribadisce che le sole finanze pubbliche non possono garantire i livelli di finanziamento necessari per realizzare un’economia globale resiliente e climaticamente neutra. Per contro, gli investimenti privati ​​dovranno fornire la quota maggiore degli investimenti richiesti per la transizione ecologica ed energetica.

Limitare il riscaldamento globale a 1,5º C richiede uno sforzo collettivo e ulteriori azioni da parte di tutti i Paesi, in particolare delle principali economie. Pertanto, la prossima tornata di piani climatici da presentare nel 2025 deve riflettere i progressi e il più alto livello possibile di ambizione, in linea con l’esito del bilancio globale della Cop28.

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Mitigazione e adattamento al cambiamento climatico

Nelle sue conclusioni, il Consiglio sottolinea l’importanza di aumentare urgentemente l’ambizione e l’attuazione della mitigazione in questo decennio critico. Invita inoltre tutte le parti a compiere maggiori sforzi per integrare l’adattamento al cambiamento climatico e la resilienza nelle pertinenti politiche.

Affermando il proprio impegno ad affrontare le emergenze di tutela delle comunità vulnerabili, la conservazione e il ripristino degli ecosistemi in modo efficace, il Consiglio riconosce l’interdipendenza tra perdita di biodiversità, climate change, inquinamento e incuria del territorio, ribadendo le proprie preoccupazioni per fenomeni come la desertificazione, degrado del suolo, scarsità idrica, alluvioni, siccità e deforestazione che rappresentano una minaccia globale per lo sviluppo sostenibile.

Considerando il bilancio globale della Cop28 dello scorso anno, si sottolinea inoltre la necessità di sviluppare e implementare tutti gli aspetti delle decisioni delineate sul bilancio globale. Le conclusioni sottolineano, in particolare, l’importanza del dialogo degli Emirati Arabi Uniti per monitorare i progressi collettivi, il programma di lavoro sulla mitigazione e sui giusti percorsi di transizione per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Il Consiglio ribadisce inoltre l’appello ad abbandonare i combustibili fossili nei sistemi energetici, accelerando l’azione verso il raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050, in linea con i target stabiliti.

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