L’intelligenza artificiale può aiutare a prevedere le portate dei corsi d’acqua, anche di quelli a carattere torrentizio per i quali è più difficile gestire la rapidità con cui sopraggiungono le piene: è il risultato della sperimentazione nata dalla collaborazione del consorzio di bonifica 1 Toscana Nord e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa.
“Grazie all’intelligenza artificiale si possono prevedere in tempo reale i big data delle grandi banche informative territoriali, arrivando a prevedere i momenti di piena fino a sei ore prima”, ha dichiarato Francesco Vicenzi, presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Movimenti Fondiari (ANBI).
Il sistema è in grado di calcolare anche le bombe d’acqua
“Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale possiamo calcolare i probabili scenari di flusso sulla base dei dati di pioggia, rilevati dall’intero sistema di pluviometri di un ampio bacino e non solamente da quelli situati nei pressi dell’alveo di un corso d’acqua” ha spiegato Ismaele Ridolfi, Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord.
Il metodo è efficace anche in presenza delle cosiddette bombe d’acqua: “Il sistema di intelligenza artificiale funziona anche nei casi di eventi intensi ed improvvisi, che sono i più difficili da prevedere, ma che sono sempre più frequenti a causa del riscaldamento globale“, ha aggiunto Monica Bini, responsabile scientifica del Dipartimento universitario di Scienze della Terra di Pisa.
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