“Stiamo lavorando affinché tutti i Paesi assumano obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni”. A parlare è il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sentito ieri in audizione dalla commissione Ambiente della Camera sulle recenti iniziative normative dell’UE sui cambiamenti climatici.
Obiettivi di riduzione delle emissioni, “Stiamo sviluppando intese di collaborazione”
”Come Italia, con i Paesi più vulnerabili stiamo sviluppando intese di collaborazione per accompagnarli lungo questo percorso”, ha aggiunto. “Con i Paesi meno orientati all’implementazione degli accordi di Parigi stiamo mettendo in campo una strategia di ingaggio che li spinga a fare di più. Ci siamo resi, in sostanza, facilitatori nei confronti dei Paesi che pesano molto nei cambiamenti climatici”.
Relazione tra Covid-19 e inquinamento
Costa ha parlato anche della possibile relazione tra inquinamento atmosferico e Covid-19. Il ministro Costa ha spiegato che sono diversi gli studi pubblicati “ma siamo ancora nella fase‘no paper’, ovvero in attesa che si completino gli studi”.
Specie aliene invasive
Altra questione toccata dal ministro è stata la diffusione delle specie aliene invasive, fenomeno che può essere favorito dai cambiamenti climatici. “L’Ispra – ha ricordato Costa – sta lanciando una campagna di sensibilizzazione della popolazione su alcune specie quali il pesce scorpione, pericoloso per le persone in caso di contatto, e il pesce lagocefalo, un pesce palla maculato tossico”.
Gestione idrica e fondi europei
In merito alla gestione dell’acqua, Costa ha affermato che “il ministero sta valutando la possibilità di costruire un meccanismo di accesso ai fondi europei dedicati all’adattamento. Uno strumento pensato “anche per finanziare misure di mitigazione previste all’interno di altri piani, come quelli di bacino e di rischi alluvionali”.
Idrogeno e strategia di lungo termine
Inoltre, poiché “l’accordo di Parigi invita le parti a comunicare entro il 2020 le Strategie di sviluppo a basse emissioni di gas serra di lungo periodo, con orizzonte temporale al 2050”, l’idrogeno è per l’Italia una delle componenti previste nella strategia di lungo termine.
Impianti di compostaggio
Rispondendo poi a una domanda di una componente della commissione Ambiente, il ministro Costa ha precisato di essere a favore degli impianti per i rifiuti, come quelli di compostaggio. “L’organico – ha detto – rappresenta il 35-45% della raccolta e si sente l’esigenza di impianti di compostaggio che oggi in Italia mancano”. La competenza, però, come ha chiarito, è delle Regioni.
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