Nove italiani su dieci si dichiarano informati sugli aspetti del cambiamento climatico e l’85% è disposto a cambiare abitudini e ridurre i propri consumi per sostenere la transizione energetica. È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Piepoli e presentata a Roma il 17 ottobre, in occasione di Renael Green Horizon, il meeting annuale delle agenzie energetiche locali.
La ricerca sottolinea che la transizione interessa in modo trasversale tutte le classi d’età, specialmente la fascia dei giovani compresa tra 15 e 34 anni (91%) e, in particolare, il genere femminile (90%). Prevale, per la maggioranza, l’idea di una transizione rapida, che deve essere implementata il prima possibile.
Cosa sono disposti a fare gli italiani contro il cambiamento climatico?
Secondo i dati, l’attitudine a ridurre i consumi energetici, utilizzare energie rinnovabili, cambiare le abitudini legate alla mobilità è più sentita al sud e sulle isole (88%) rispetto al nord-ovest (85%), al nord-est (82%) e al centro Italia (83%).
Tra le azioni sostenibili preferite ci sono quelle di ambito domestico: il 75% ritiene infatti di maggiore impatto la riduzione dei consumi energetici come spegnere luci inutili o usare elettrodomestici efficienti. Una propensione più forte avvertita nelle città con oltre 100 mila abitanti (80%). Seguono, tra le scelte, l’installazione di pannelli solari o altre tecnologie di energia rinnovabile (50%) e l’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili come la bicicletta, mezzi pubblici, auto elettriche (45%).
Alla domanda sull’importanza delle politiche europee per facilitare la transizione energetica sui territori, il 76% risponde che sono rilevanti, soprattutto per i giovani: l’87% dei ragazzi compresi tra i 18 e i 34 anni dichiara infatti che l’Europa è fondamentale a raggiungere l’obiettivo. In questo senso, per sette italiani su dieci, le politiche energetiche europee sono un’opportunità per le comunità, quando si parla di lotta al cambiamento climatico.
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Il ruolo delle agenzie energetiche locali nella transizione delle comunità
In merito al focus sulle agenzie energetiche locali, ossia gli enti che promuovono l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili nelle comunità, supportando le Pubbliche amministrazioni e i cittadini nella transizione energetica, il 74% degli intervistati ritiene importante il loro ruolo nella propria area di residenza. Questo vale, in particolare, nel nord-ovest della Penisola (79%) e nelle città comprese tra i 30 mila e i 100 mila abitanti ed è ancora la platea femminile (78%) ad avvertirne la maggiore esigenza.
La ricerca quantifica inoltre le richieste degli italiani alle agenzie energetiche locali per rendere più accessibili le soluzioni energetiche sostenibili: in testa (52% delle preferenze, ma con un’incidenza del 60% al sud e sulle isole) c’è l’offerta di incentivi economici o sussidi per l’installazione di tecnologie rinnovabili (ad esempio, pannelli solari o pompe di calore), seguita dall’istanza (45%) di migliorare i trasporti pubblici e incentivarne l’uso per ridurre l’impatto ambientale (soprattutto nelle città con oltre 100 mila abitanti).
Il campione intervistato chiede anche di semplificare le procedure burocratiche per l’installazione di impianti rinnovabili (43%), facilitare l’accesso a finanziamenti agevolati per interventi di efficienza energetica (40%), lavorare per semplificare le procedure burocratiche (35%). Figura anche la richiesta di collaborare con scuole e università per sensibilizzare i giovani sulle tematiche energetiche e ambientali (32%) sentita soprattutto tra i giovani della fascia d’età 18-34 anni.
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