Caldo, allerta rossa nei campi al Sud

L’allarme di Coldiretti

Con il picco del caldo e il ritorno di Caronte è allerta rossa nei campi al Sud per il rischio incendi e per l’aggravarsi della siccità che sta devastando le coltivazioni. A lanciare l’allarme è Coldiretti, a causa delle alte temperature che continuano ad assediare il Meridione, rendendo sempre più drammatici gli effetti della mancanza di pioggia nel 2024. Quest’anno infatti è stato il più caldo mai registrato in Italia, con una temperatura di 1,47 gradi superiore alla media storica.

Sicilia, tra siccità e incendi

L’emergenza è particolarmente grave in Sicilia, dove gli animali sono rimasti senza acqua e cibo e i campi sono inariditi. In aumento anche il pericolo di incendi, con quasi 6mila ettari di terreni già andati a fuoco da inizio luglio. Coldiretti ha sottolineato che molte aziende hanno rinunciato a raccogliere il grano, mentre in alcune zone la produzione è stata letteralmente azzerata, determinando un crollo medio del 50% del raccolto.

L’assenza di pioggia sta colpendo anche gli alberi da frutto e minaccia vigne e uliveti, per un danno stimato di oltre 2,7 miliardi di euro. Secondo Coldiretti, ad aggravare gli effetti della siccità c’è l’incapacità di investire in un sistema infrastrutturale capace di non far disperdere acqua e in grado di garantire alle aziende la sopravvivenza.

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Foto: Pixabay

Picchi di calore in Puglia e Basilicata a fuoco

Situazione drammatica anche in Puglia dove il caldo africano con picchi fino a 43 gradi brucia frutta e verdura nei campi e dimezza le produzioni in campagna. Il raccolto è ridotto e rischia di svuotare gli scaffali, dalle ciliegie al miele, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta è crollata di oltre il 50% per effetto della prolungata siccità. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle.

In Basilicata sono quasi 200 gli ettari andati a fuoco da inizio luglio, ma la situazione è drammatica soprattutto per la siccità, i cui danni sono stati stimati per quasi mezzo miliardo di euro tra calo di produzione, aumento dei costi e perdita di quote di mercato. Sul fronte dei cereali, il calo produttivo medio si aggira sull’80% dei raccolti, con un danno grave soprattutto per il grano duro per la pasta. A picco anche la produzione di foraggi per gli animali, con una perdita intorno al 70% del totale.

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Foto: Pixabay

La siccità morde anche in Sardegna con cali produttivi che interessano ormai tutti i settori, dai cereali all’ortofrutta, dopo i problemi causati dagli incendi nei giorni scorsi. Gli incendi minacciano anche la Calabria dove da inizio luglio sono andati a fuoco 3800 ettari, tra aree boschive e uliveti, ma pesa soprattutto la morsa della siccità. I problemi principali si registrano per pomodori, peperoni, angurie oltre alla cascola delle olive


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