Brasile: brucia la zona umida più grande al mondo

In fiamme da mesi il Pantanal

Il Brasile ospita parte della zona umida più grande al mondo: il Pantanal. Quest’area è avvolta dalle fiamme da mesi. Il numero di incendi registrati dall’inizio dell’anno è stato 10 volte superiore al record stabilito nel 2023: parliamo di un incremento del 935%, secondo i dati satellitari dell’Istituto nazionale brasiliano di ricerche spaziali. Soltanto a giugno i roghi sono stati 733, un dato che preoccupa visto che la stagione degli incendi di solito non inizia prima del mese di luglio.

L’allarme nella regione

Il Pantanal è una gigantesca pianura alluvionale, in gran parte situata in Brasile, ma che si estende anche in Paraguay e Bolivia. Da gennaio, le fiamme hanno distrutto 3.400 chilometri quadrati di questa zona, secondo l’Università di Rio de Jaineiro.

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Incendi nel Pantanal, Reuters

CNN ha riportato che lo stato del Mato Grosso do Sul, che comprende il 60% del Pantanal brasiliano, è sotto allerta per una forte ondata di calore, che ha colpito la regione alzando le temperature di cinque gradi sopra la media stagionale. Un problema che continuerà a presentarsi nel corso dell’anno, secondo quanto affermato dal WWF, per il quale il 2024 potrebbe essere l’anno peggiore per il Pantanal.

I rischi per l’ecosistema

Le foto scattate da Reuters mostrano già diversi animali carbonizzati in mezzo alla vegetazione che brucia. Il Pantanal è infatti uno degli ambienti con maggiore biodiversità del Pianeta. Qui si contano oltre 4.700 specie animali e vegetali, e si registrano le più alte concentrazioni di alcuni tipi di fauna selvatica, come il giaguaro e il caimano.

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Scimmia carbonizzata, Reuters

Per molti mesi all’anno, questa zona è ricoperta d’acqua a causa degli allagamenti stagionali. Tuttavia, a causa della scarsità di precipitazioni il ritmo della natura è cambiato, lasciando a secco alcune zone, dove si sono propagati gli incendi. Le zone umide come il Pantanal sono in grado di immagazzinare più carbonio di quanto non ne rilascino. Quando questi ecosistemi ricchi di carbonio bruciano, le grandi quantità di carbonio vengono liberate in atmosfera, contribuendo all’effetto serra.

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