Dal 16 gennaio, Bologna è una “Città 30”. Questo significa che, nella maggior parte delle strade urbane, è in vigore il limite di velocità di 30 chilometri orari. Alcuni cittadini e tassisti sono scesi in piazza insieme alle opposizioni del Consiglio comunale per protestare contro il progetto, nonostante fosse stato preceduto da una fase di sperimentazione.
Lo stesso Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si è detto contrario all’iniziativa del sindaco del capoluogo emiliano, Matteo Lepore: “Il precedente governo nazionale aveva caldeggiato le zone 30, ma in modo mirato e in aree precise, come nelle vicinanze di scuole o asili. Imporle in tutta la città è una forzatura”, secondo il Ministro.
Costringere un’intera città a bloccarsi a 30 all’ora rischia di essere un danno per tutti, a partire da chi lavora, senza benefici proporzionali in termini di sicurezza e riduzione delle emissioni.
Sono molto sorpreso che il Comune di Bologna motivi il provvedimento anche con la… pic.twitter.com/gThuj5NwgF
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 19, 2024
Ridurre la velocità delle auto per ridurre le emissioni di particolato
La Società italiana di medicina ambientale (SIMA) ritiene che una riduzione della velocità dei veicoli sulle strade urbane possa contribuire a limitare l’inquinamento atmosferico e acustico, così come il consumo di carburanti, ma che sia comunque necessario trovare un equilibrio tra mobilità, sicurezza e tutela dell’ambiente.
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“Va ricordato che il settore del traffico veicolare privato incide in media per il 23 per cento sull’inquinamento atmosferico delle nostre città, e contribuisce alle emissioni di ossidi di azoto per circa il 50 per cento e alle emissioni di particolato per circa il 13 per cento”, spiega il presidente della SIMA, Alessandro Miani.
Un tavolo di confronto con il Ministero dei Trasporti
“Tuttavia, si rende necessario trovare un equilibrio tra interessi ed esigenze diverse, anche per evitare che limiti inadeguati, eccessivi o sbilanciati possano avere ricadute negative in termini di stress e salute mentale degli automobilisti, specie per quei soggetti che, magari per motivi lavoratovi, trascorrono molte ore al giorno alla guida”, conclude Miani.
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Il sindaco Lepore ha detto di essere pronto a partecipare a un tavolo di confronto con il Ministero dei Trasporti: studiare pro e contro del progetto bolognese sarà fondamentale per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini italiani, dagli automobilisti ai pedoni.
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