In questi giorni desta molta preoccupazione quanto sta accadendo rispetto l’aumento di incendi estivi nella Russia orientale, nel Canada e negli Stati Uniti occidentali. Grazie all’attività di ricerca di Copernicus atmosphere monitoring service (Cams) e Copernicus climate change service (C3s) è possibile monitorare gli effetti e la diffusione dei focolai nel mondo. Oltre a quanto sta accadendo le previsioni del Cams non lasciano scampo. Il centro stima un incremento dei fenomeni a causa dell’innalzamento delle temperature, con il relativo aumento di emissioni inquinanti trasportate dai venti su un vasto raggio di territorio.
Aumento di incendi estivi in Russia orientale
In questi ultimi anni, grazie alle analisi di Cams, abbiamo assistito a una crescita sostenuta degli incendi nella Russia orientale in particolare nella Repubblica di Sakha. Specialmente negli ultimi due anni è stato segnalato un notevole aumento emissivo a causa dei fenomeni soprattutto a cavallo dell’Artico. Quest’anno gli incendi sono iniziati più tardi rispetto all’ultimo biennio, inizio luglio invece di metà giugno, ma stanno aumentando in modo significativo in questi giorni. Nella repubblica di Sakha all’inizio di luglio le immagini satellitari rilevano un aumento dei pennacchi di fumo, che traslano verso l’oceano Artico e il Pacifico settentrionale. I valori si stanno avvicinando a quelli degli anni con numeri da primato: il 2019 e 2020.
La dinamica degli incendi estivi in Arizona, California e Colombia britannica
A causa della grave siccità distribuita in ampie zone degli Stati Uniti occidentali, il livello di pericolo di incendio è passato da “elevato” a “estremo“. In Arizona la Potenza radiativa di fuoco (Frp) è stata ben al di sopra della media per tutto il mese di giugno.
FRP misura della produzione di calore, in grado di descrivere l’intensità degli incendi.
Da fine giugno sono state colpite da incendi con grande intensità anche la Columbia Britannica e la California.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.