Alluvioni, caldo e poi gelo: il clima “pazzo” che uccide le api

Una Giornata mondiale per proteggerle e ricordarci che da loro dipende la nostra sopravvivenza

Da 25 gradi a 5 in pochi giorni. Picchi di caldo e freddo si sono alternati sull’Italia per tutto il mese di marzo e aprile, con conseguenze invitabili sul settore agricolo. A farne le spese sono state anche le api, soprattutto in Veneto, dove già a febbraio a causa di un’alluvione molti apicoltori avevano perso intere colonie.

Una situazione estrema che ha spinto l’Associazione regionale apicoltori del Veneto a chiedere lo stato di emergenza alla regione, lanciando un sos al ministero dell’Agricoltura.

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Arnie sommerse dall’alluvione

Al momento gli apicoltori, per far sopravvivere le api, devono nutrirle a mano. Il freddo infatti costringe gli impollinatori a restare dentro l’arnia. Inoltre, a causa delle basse temperature, le piante non producono nettare.

Per sfamare le api, gli apicoltori si affidano alle “alimentazioni di soccorso”, basate su candito e fruttosio. Il problema è che sono costose e non forniscono tutti gli elementi nutritivi del nettare.

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Perché le api sono così importanti

Dalla salute degli impollinatori dipende gran parte del cibo che troviamo sulla tavola. Secondo i dati ONU circa il 70% delle principali colture agrarie mondiali beneficia dell’impollinazione animale. Solo in Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti.

Secondo il Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia, la valutazione economica del servizio di impollinazione nelle aree agricole italiane è pari a circa 3 miliardi di euro l’anno.

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La Giornata mondiale delle api

Tra gli impollinatori, le api sono le più numerose: oltre 20mila in tutto il mondo, gran parte delle quali selvatiche. Per aumentare la consapevolezza sulla loro importanza, le Nazioni Unite hanno designato il 20 maggio come Giornata mondiale delle api.

L’obiettivo è rafforzare le misure volte a proteggere le api e gli altri impollinatori. Il tema di quest’anno si concentra sull’impegno dei giovani nella conservazione dell’apicoltura e degli impollinatori, riconoscendoli come custodi dell’ambiente. Tramite iniziative di educazione e sensibilizzazione l’ONU e la FAO sperano di promuovere sistemi agricoli diversificati e ridurre la dipendenza dalle sostanze chimiche tossiche. La nostra sopravvivenza dipende dalle api è quindi fondamentale monitorare il loro declino e arrestare la perdita di biodiversità.

Il Bosco delle Api

In occasione della Giornata mondiale delle api, Greenpeace Italia ha presentato il progetto Bosco delle Api, un’iniziativa per contrastare attivamente il declino della biodiversità. Il progetto si propone di creare e promuovere le food-forests, in cui piante da frutto, erbe medicinali, bacche e ortaggi convivono con piante spontanee e animali.

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