Dal prossimo 1° ottobre inizierà la nuova fase nell’Area B del capoluogo meneghino. È prevista l’estensione del divieto di circolazione anche alle autovetture per trasporto persone benzina Euro 2 e a quelle diesel Euro 5. Previste alcune deroghe contenute nel sito del comune di Milano.
All’interno dell’Area non potranno quindi accedere vetture Euro 0-1-2 benzina, Euro 0-1-2-3-4-5 a gasolio, Euro 0-1-2-3 a doppia alimentazione: gasolio-Gpl e gasolio-metano.
I dati AutoScout24
In base ai dati elaborati dal Centro studi di AutoScout24 presi dall’archivio Aci, saranno circa 165mila pari al 24,2% del totale circolante le vetture che non potranno circolare. Se consideriamo anche l’hinterland milanese, il numero di auto che non potrà circolare a Milano nelle zone dell’Area B sale a quasi 483mila. Pari al 26,7% del totale.
A questi numeri, che interessano veicoli per trasporto persone, bisognerà poi aggiungere alcune fasce relative ad altri mezzi. Quelli adibiti al trasporto di oggetti, ciclomotori, motoveicoli e altre categorie di veicoli.
Gli effetti sulle immatricolazioni di veicoli meno inquinanti
I numeri forniti da AutoScout24 parlano chiaro. Il parco circolante resta relativamente vetusto ma i miglioramenti iniziano a vedersi rispetto alla media italiana.
A Milano, infatti, nel 2021 il parco circolante, costituito da 678.839 autovetture, ha registrato rispetto all’anno precedente un calo di oltre 48.200 vetture di vecchia generazione da Euro 0 a 4.
Con una percentuale del 45,2% del totale circolante, in calo dal 51,4% del 2019.Un valore sensibilmente inferiore alla media italiana, pari al 52,9%.
Aumenta, di conseguenza, il numero di auto con classe di emissione più recente Euro 6, che passa dal 28,8% del 2019 al 36,4% del 2021. Con un incremento di circa 48.500 vetture.
Infine, sul fronte delle ibride ed elettriche, Milano è una delle città più virtuose sul territorio nazionale. Il 6,4% delle vetture circolanti sul totale sfruttano tale alimentazione. Tre anni fa era al 2,8%. Il dato a livello nazionale è pari al 2,9%.
Sergio Lanfranchi, Centro Studi AutoScout24, spiega: “Milano si conferma una delle città più virtuose a livello nazionale. Le limitazioni iniziano a produrre effetti positivi sul rinnovo del parco circolante”.
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