1,2 milioni di bambini nel Pacifico colpiti dalla crisi climatica

La dichiarazione dell’UNICEF

Le nazioni insulari del Pacifico sono collettivamente responsabili di meno di un decimo dell’1% delle emissioni di gas serra che stanno riscaldando il nostro Pianeta. Eppure questi paesi e i loro bambini sono il prima linea nella crisi crisi climatica.

Catherine Russel, direttrice generale dell’UNICEF ha dichiarato: “I leader mondiali devono ascoltare e intensificare gli sforzi globali per ridurre le emissioni, mitigare i rischi e costruire la resilienza di cui le comunità hanno così disperatamente bisogno”.

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Bambini di Vanuatu

I rischi climatici stanno costringendo alcuni bambini di Vanuatu a spostarsi a causa di tempeste più frequenti e intense, mentre il riscaldamento degli oceani sta erodendo le barriere coralline e gli stock ittici, danneggiando i mezzi di sussistenza e la coltura. Un’intera generazione di persone che vivono in questo arcipelago e in altre nazioni del Pacifico sta affrontando la possibilità molto concreta di dover lasciare le proprie case.

Nelle Fiji la situazione è più o meno la stessa. I funzionari e i giovani con cui ho parlato hanno espresso le stesse preoccupazioni per le conseguenze che la crisi climatica avrà sulle loro vite, soprattutto perché amplifica altri problemi come la povertà e gli altissimi livelli di violenza contro i bambini”, ha continuato Russel.

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Bambini di Vanuatu

Tutti gli oltre 1,2 milioni di bambini del Pacifico sono colpiti dalla crisi climatica, che incide sulla salute, sul benessere e sulla loro stessa sopravvivenza. Il loro futuro dipende in gran parte dai responsabili delle decisioni nei paesi più grandi e ricchi, che continuano a tergiversare.

Nel suo discorso, Russel ha quindi chiesto a tutti i paesi di impegnarsi a proteggere meglio i bambini nei loro piani d’azione nazionali per il clima e di investire le risorse necessarie per trasformare questi piani in realtà. “Gli attuali impegni sul clima stanno fallendo – ha detto – Non funzionano perché non affrontano gli impatti unici e sproporzionati del cambiamento climatico sui bambini. Non rafforzano adeguatamente i servizi su cui i bambini fanno affidamento, come la salute, l’istruzione, la giustizia e i sistemi alimentari. Non tengono conto dei diritti e del ruolo di tutti i bambini e i giovani come soggetti interessati e promotori del cambiamento. Abbiamo bisogno di passi più coraggiosi e innovativi”.

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Famiglia di Vanuatu

Nel Pacifico, l’UNICEF ha messo in campo una soluzione finanziaria innovativa con l’iniziativa Today and Tomorrow, il primo meccanismo integrato al mondo di finanziamento dei rischi climatici e di calamità specificamente rivolto e pensato per i bambini. L’iniziativa permette di proteggere fino a 14 milioni di bambini e famiglie dai cicloni tropicali in otto Paesi per tre anni, tra cui le Fiji, Vanuatu e le Isole Salomone. Dall’inizio del progetto pilota sono stati erogati oltre 4,5 milioni di dollari in rimborsi assicurativi parametrici, tra cui oltre 380.000 dollari in rimborsi causati da sei cicloni nei tre Paesi insulari del Pacifico.

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