zuccheroHa preso il via la campagna produttiva di zucchero di Coprob, “in prima linea sul tema green e sulla tutela di 7000 aziende agricole” del comparto saccarifero.

Zucchero, l’impegno green della filiera

Le 7.000 aziende agricole della cooperativa Coprob, che realizzano il prodotto a marchio Italia zuccheri, uniscono l’esperienza della tradizione alle innovazioni più all’avanguardia per garantire un prodotto di qualità e in linea con l’ambiente.

Filiera dello zucchero, i numeri di una produzione green

La produzione di queste aziende oggi arriva a coprire il 15% del fabbisogno nazionale. Nel nostro Paese ogni anno si consumano 1,7 milioni di tonnellate di zucchero. Questa filiera consente “di salvaguardare, insieme al lavoro di aziende e dipendenti del settore, un patrimonio culturale nazionale importante rappresentato da una coltura come quella della barbabietola, benefica per l’ambiente”, precisa una nota stampa.

Filiera dello zucchero e riduzione delle emissioni

La coltivazione di barbabietola è una delle più virtuose in termini di emissioni di gas serra e ha un’importanza strategica nella rotazione agricola grazie alla sua capacità di rilasciare elementi nutritivi organici e minerali nel terreno.

Una coltura miglioratrice

Si tratta di una coltura ‘miglioratrice’ in grado di arricchire i campi dopo la raccolta, aumentandone la resa produttiva. Ma anche di una colturada rinnovo’ per le lavorazioni e le fertilizzazioni di inizio ciclo rotazionale. Se introdotta nel processo di rotazione riduce sensibilmente l’impatto ambientale dell’attività agricola.

Un approccio innovativo all’agricoltura sostenibile

Con un approccio fortemente innovativo rivolto ad un’agricoltura sempre più sostenibile, Italia zuccheri unisce alla sensibilità ambientale. E alla garanzia di una filiera 100% controllata una forte attenzione per i propri bieticoltori”, si legge in nota. “Il terreno viene coltivato nel pieno rispetto dell’ecosistema e l’azienda riconosce l’impegno e la passione dei soci agricoltori. Il tutto attraverso una ‘equa cooperazione e retribuzione’ per il lavoro svolto. Un riconoscimento dell’importanza del contributo dei lavoratori, grazie al quale viene garantita la continuità della filiera e di una risorsa così importante per il nostro Paese”.


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