Con l’evoluzione dell’agroalimentare, cresce anche l’integrazione delle energie rinnovabili nei processi di produzione e nella filiera. La soluzione più praticabile per ridurre l’uso di combustibili fossili nei sistemi agroalimentari, raggiungendo al contempo gli obiettivi di produttività alimentare, è uno spostamento verso fonti di energia pulite. Ciò include solare, eolico, idroelettrico, bioenergia e comunità energetiche.
Rinnovabili e filiera agroalimentare: fotovoltaico innovativo
Per sostenere lo sviluppo di queste soluzioni energetiche, il Caseificio del Cigno, eccellenza nel panorama lattiero-caseario sita in provincia di Cremona, ha affidato a Enercom la realizzazione di un impianto fotovoltaico innovativo, progettato da Solarfast Service. L’installazione consente una significativa riduzione del fabbisogno di energia prelevata dalla rete, con conseguente abbattimento delle emissioni contribuendo a un modello produttivo più efficiente e sostenibile.
L’impianto è suddiviso in due sezioni. La prima, con una superficie di 1.632,15 mq, sviluppa una potenza di 359,91 kWp e una capacità produttiva annua di 378.789,96 kWh, con un tasso di autoconsumo fisico pari a circa il 95% e una riduzione di CO2 che si attesta intorno ai 110 tonnellate all’anno. La seconda, estesa su 179,4 mq, offre una potenza di 39,56 kWp e genera 43.305,54 kWh all’anno con un tasso di autoconsumo fisico pari a circa l’80% e una riduzione di CO2 che si attesta intorno a 12,5 tonnellate.
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Nuova adesione alla comunità energetica EnerCer
Un’altra novità è rappresentata da EnerCer, la comunità energetica costituita su iniziativa dei dipendenti del gruppo Enercom. Sono infatti in arrivo i primi contributi riconosciuti dal Gse e l’adesione di Cremonesi Formaggi, realtà del cremonese specializzata nella produzione, stagionatura e confezionamento di formaggi e salumi, freschi e stagionati. Questo nuovo ingresso permetterà di massimizzare la condivisione dell’energia, raggiungendo così uno degli obiettivi chiave della comunità energetica.
La partecipazione dell’azienda al progetto consente di destinare una quota significativa dell’energia prodotta alla condivisione, ottimizzando così la gestione della configurazione. Si stima che oltre il 90% dei 130.000 kWh di energia prodotti annualmente potranno essere autoconsumati virtualmente, migliorando l’efficienza complessiva del sistema e stimolando l’inserimento di nuove produzioni da integrare e condividere.
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