Silvicoltura, pesca e agricoltura: quali paesi emettono più CO2

Lo studio condotto da Boiler Cover UK su 52 paesi

Un nuovo studio condotto da Boiler Cover UK, azienda di assicurazioni delle caldaie, ha  analizzato l’impatto che industrie essenziali come silvicoltura, pesca e agricoltura hanno sul cambiamento climatico in diversi paesi.

paesi con il più alto e il basso livello di emissioni
Studio Boiler Cover UK

Lo studio ha analizzato diversi dati per ogni settore di 52 paesi tra europei ed internazionali. Nell’analisi sono emersi quindi quali siano le nazioni che hanno le pratiche di silvicoltura, pesca e agricoltura più sostenibili nel 2024.

“La nostra ricerca mostra significative disparità nelle emissioni di CO2, nelle pratiche forestali, di pesca e agricole in diversi paesi. È incoraggiante vedere paesi come Montenegro, Moldavia e Brasile fare progressi nella riduzione dell’impronta di carbonio e nell’adozione di pratiche forestali sostenibili”, commenta Mark McShane esperto di soluzioni di riscaldamento sostenibile di Boiler Cover UK. E rimarca come “Le pratiche sostenibili nel campo dell’energia, della silvicoltura, della pesca e dell’agricoltura non sono solo scelte responsabili dal punto di vista ambientale, ma scelte cruciali per la nostra sopravvivenza e prosperità.”

I dieci paesi con le emissioni di CO2 più basse tra silvicoltura, pesca e agricoltura

Nella classifica complessiva dei 10 tra i paesi che producono meno emissioni spicca sul podio il Montenegro.

10 paesi con emissioni più basse

Sicuramente il Montenegro utilizza bene quello che ha ma è evidente come non sia tra le nazioni più estese e pertanto ha anche una produzione limitata di acquacoltura e agricoltura.

Difatti se guardiamo alle minori emissioni procapite vediamo come la classifica cambia.

paesi con più basse emissioni pro capite

Considerazione che vale anche al negativo. Difatti mentre gli U.S.A. sono il paese con maggiori emissioni procapite, seguiti da Australia e Canada. Nella classifica dei paesi con maggiori emissioni complessive spiccano: Cina, secondi tornano gli U.S.A. 5,057,303,600 kt e seguono India (2,830,000,000kt), Giappone (1,053,797,800kt) e Indonesia (729,000,000kt).

Chiudono la classifica Germania (665,604,700 kt) unico paese europeo pen’ultimo anche nella classifica procapite con 665,604,700 kt e avanti alla sola Polonia (323,117,300 kt) nei peggiori procapite europei.

Ultimi tra i primi 10 inquinatori per procapite vediamo: all’ottavo posto il Canada (547,943,900), seguito dal Messico (512,000,000 kt) e ultimo il Brasile (483,000,000).

La classifica dei paesi più sostenibili in che posizione è l’Italia

La buona notizia è che l’Italia non è in nessuna classifica tra i peggiori dieci paesi al mondo, ma la cattiva è che è assente da ogni classifica sui 10 migliori. Vediamo nel dettaglio cosa evidenzia lo studio di Boiler Cover UK.

  • Per la silvicoltura vediamo come l’Italia si sia classifica 36esima tra i 52 paesi presi in considerazione dallo studio. Il 32,5% del territorio italiano è coperto da foreste, che corrisponde a 9.566.130 ettari nel 2020. L’Italia ha avuto un aumento nel tasso di deforestazione dagli anni novanta (0,26%).
  • Nella pesca il nostro paese sale un pò in classifica arrivando 20esimo. Il quadro del paese evidenzia una crescita rispetto gli anni sessanta del 0.34% della produzione di pesce. L’acquacultura è arrivata a 122.778,26 tonnellate metriche nel 2020, una pesca di cattura corrispondente a 141.771,45 tonnellate metriche nel 2020.
  • Scende di nuovo la classifica nel settore dell’agricoltura, con il 39esimo posto per l’utilizzo di fertilizzante (62.04 chilogrammi per ettaro).

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