L’80 per cento degli italiani afferma di bere acqua del rubinetto. Un dato, in linea con il 2021, che emerge dall’indagine pubblicata il 13 settembre da Aqua Italia, l’Associazione costruttori trattamenti acque primarie federata Anima Confindustria.
Il 61 per cento degli intervistati ha dichiarato di consumare sempre o spesso acqua del rubinetto a casa, mentre fuori casa la percentuale scende al 25,1 per cento. Solo il 17 per cento del campione ha detto di evitarla del tutto.
Il ruolo delle istituzioni nella promozione dell’acqua del rubinetto
“Negli ultimi anni abbiamo assistito prima alla crescita, e poi alla stabilizzazione, del consumo di acqua del rubinetto: un bene prezioso, in Italia particolarmente controllato e di qualità; un bene da valorizzare, con una sempre maggiore sensibilizzazione da parte delle istituzioni, a partire dalle scuole”, commenta Fabrizio Leoni, presidente di Aqua Italia.
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Il contributo della tecnologia
Non bisogna dimenticare, infatti, che il nostro Paese è tra i maggiori consumatori di acqua in bottiglia: con 223 litri pro capite l’anno, superiamo abbondantemente la media europea di 87 litri. “A migliorare la situazione può contribuire anche la diffusione di tecnologie come i sistemi di affinaggio dell’acqua, sempre più apprezzati, che ne rendono più gradevole il sapore”, continua Fabrizio Leoni. Difatti, il 57 per cento degli intervistati che bevono quella del rubinetto utilizza una di queste tecnologie.
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