Il Regno Unito è il primo Paese europeo a dare il via libera alla carne coltivata

Il governo ha approvato la vendita del cibo per animali che l’azienda Meatly produce a partire dalle cellule prelevate dalle uova

Il Regno Unito ha approvato la vendita di un prodotto a base di carne coltivata, classificandosi così come il primo Paese europeo a farlo. Non si tratta però di un prodotto destinato al consumo umano, bensì di cibo per animali domestici, realizzato in laboratorio a partire dalle cellule prelevate dalle uova di gallina.

carne coltivata Regno Unito
Foto di Daniel Tuttle su Unsplash

L’impatto climatico dell’industria del pet food

L’industria del pet food ha un impatto climatico paragonabile a quello di uno Stato come le Filippine, stando a una ricerca pubblicata nel 2020. E un sondaggio dell’Università di Winchester, citato dal quotidiano britannico Guardian, ha svelato come il 50 per cento delle persone che vivono con un amico a quattro zampe sarebbe disposto a nutrirlo con carne coltivata, anche per evitare di contribuire all’uccisione di altri esseri viventi.

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Foto di Karsten Winegeart su Unsplash

Gli obiettivi dell’azienda Meatly

I primi campioni saranno messi a disposizione dei britannici entro la fine dell’anno: Meatly, l’azienda produttrice, ha detto di volersi concentrare, nei prossimi tre anni, sulla riduzione dei costi a carico degli acquirenti, per esempio aggiungendo prodotti vegetali alla più costosa carne coltivata, e sull’incremento della produzione. Ha già raccolto 3,5 milioni di sterline (circa 4,1 milioni di euro) da parte degli investitori e punta a raccoglierne altri cinque con la prossima campagna di fundraising.

Gli scenari futuri

“Il Regno Unito è leader mondiale nello sviluppo di carne coltivata e l’approvazione di un alimento per animali rappresenta un importante passo avanti. Sottolinea il potenziale dell’innovazione nella riduzione degli impatti negativi dell’allevamento intensivo”, ha commentato Linus Pardoe, UK policy manager del Good Food Institute Europe.

“Le richieste relative al consumo umano restano oggetto di valutazione da parte della Food Standards Agency. Se vogliamo realizzare tutti i potenziali benefici della carne coltivata – dall’aumento della sicurezza alimentare all’espansione dell’agricoltura rigenerativa – il governo deve investire nella ricerca e nelle infrastrutture necessarie per renderla gustosa, economica e accessibile a tutti”, ha concluso Pardoe.

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La carne coltivata nell’UE

Anche l’Unione europea sta ancora valutando se approvare o meno la circolazione di prodotti a base di carne coltivata, cosa che vede l’opposizione del governo italiano. Israele, Singapore e il governo statunitense lo hanno già fatto, sebbene gli Stati della Florida e dell’Alabama l’abbiano bandita sul loro territorio.


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