“Mense biologiche scolastiche” certificate dal prossimo anno scolastico. La presentazione del primo sistema pubblico di riconoscimento si è svolta ieri in una scuola di Milano alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e del Sindaco Giuseppe Sala.
Sarà una medaglia con la eurofoglia argento o d’orata a certificare l’adesione al progetto. Il marchio identifica le percentuali minime che la mensa si impegna a utilizzare rispetto l’inserimento di prodotti biologici.
“Abbiamo fissato regole chiare e condivise per valorizzare le scuole che vogliono favorire l’utilizzo di prodotti biologici, favorendo i principi di una sana alimentazione” ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina. “Ci sono criteri di premialità anche per chi riduce gli sprechi alimentari e utilizza prodotti del territorio, per un’integrazione di filiera che coinvolga i produttori agricoli biologici locali. Il Fondo che abbiamo istituito potrà contribuire a rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di educazione alimentare iniziate con la stagione di Expo Milano”.
Uno strumento quello della mensa biologica, che vuole confermare il ruolo dell’Italia come “punto di riferimento per il biologico nel mondo” che vanta con i suoi oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e più di 70mila operatori, un settore di punta. Saranno inoltre stanziati 44milioni di euro per garantire informazione e sostegno alle famiglie.
I criteri di una mensa biologica dall’eurofoglia bio alla riduzione di spreco alimentare
La mensa scolastica, per qualificarsi come biologica, è tenuta a rispettare, determinate percentuali minime di utilizzo in peso e per singola tipologia di prodotto. Vi sono anche delle agevolazioni in ottica di riduzione degli sprechi alimentari per chi si impegna a recuperare “i prodotti non somministrati e a destinarli ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari”. E la valorizzazione del km zero valorizzando l’utilizzo in percentuale “di alimenti biologici prodotti in un’area vicina (un raggio massimo di 150 km ) al luogo di somministrazione del servizio per ridurre l’impatto ambientale.
Nello specifico, il Marchio argento indica: frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 70%; uova, yogurt e succhi di frutta: 100%; prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne, pesce da acquacoltura: 30%.
È prevista anche una qualificazione di eccellenza della mensa scolastica biologica nel caso in cui l’utilizzo di materie prime di origine biologica raggiunga le percentuali in peso e per singola tipologia di prodotto di seguito indicate
Il Marchio Oro indica: frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 90%;
uova, yogurt e succhi di frutta: 100%; prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne, pesce da acquacoltura: 50%.
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