Sarà il nostro Paese, più precisamente la città di Roma, a ospitare la prima riunione di bilancio del Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari. Un appuntamento di vitale importanza per fare il punto sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, che si terrà dal 24 al 26 luglio.
Il legame fra agricoltura e perdita di biodiversità
“Per prima cosa è necessario essere consapevoli, a tutti i livelli, che l’attuale sistema alimentare è la prima causa della perdita di biodiversità, anche in Italia”, e che, dalla salute dell’ambiente, dipende quella delle persone. A ricordarlo è il WWF che, in vista dell’incontro Onu, ha pubblicato “Dieci regole d’oro per un sistema alimentare di valore”, utili a “costruire in Italia un futuro sostenibile”.
- Porre un freno al consumo di suolo e ripristinare la fertilità dei terreni
- Ridurre l’uso di pesticidi
- Limitare l’impiego di combustibili fossili in agricoltura
- Ridurre il consumo di carne
- Salvaguardare il mare e le sue risorse
- Combattere lo spreco alimentare
- Tutelare i diritti di lavoratori e lavoratrici
- Fermare la speculazione finanziaria
- Garantire la tracciabilità delle filiere
- Investire nella ricerca e nell’innovazione tecnologica
Una transizione all’insegna della sostenibilità e dell’ecologia
“Nel nostro Paese, l’agricoltura è il quarto settore per emissioni di gas serra e consuma la percentuale maggiore di acqua dolce, ben il 60 per cento del totale. Siamo il secondo Paese europeo per consumo di pesticidi, con 400 sostanze diverse autorizzate. Grande responsabilità anche nelle nostre case: gli italiani sprecano più di mezzo chilo di cibo a testa a settimana, circa 27 chili di alimenti buttati all’anno”, spiega Eva Alessi, responsabile sostenibilità presso il WWF Italia.
“Questi e molti altri problemi affliggono un settore che necessita di una transizione all’insegna della sostenibilità e dell’ecologia per invertire la rotta e restituire al cibo il suo valore intrinseco che sia in grado di tutelare biodiversità e clima, tanto quanto i diritti di lavoratrici e lavoratori, fino alla salute e sicurezza dei cittadini”, conclude Alessi. Occhi puntati sul summit di Roma, dunque.
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