In India la metà dei lavoratori dipende dall’agricoltura. Da Londra sono giunti tecnici esperti che, nelle regioni di Delhi, Haryana e Hyderabad, aiuteranno le maestranze locali per rendere l’attività agricola più produttiva e sostenibile. Il Primo ministro Modi vuole raddoppiare il reddito degli agricoltori, rendendo l’agri-logistica un elemento discriminante nella politica economica dello stato asiatico.
Il programma dell’iniziativa
I governi delle regioni indiane stanno pianificando una serie di “Integrated pack houses” per aggregare i piccoli imprenditori agricoli al fine di permettere l’utilizzo di mezzi di trasporto refrigerati, così da ridurre lo spreco di prodotti, promuovere l’uso di tecnologie sostenibili e migliorare i consumi di energia.
“Cercare di preservare il cibo nella catena di distribuzione è importante quanto produrlo” spiega il professore di economia dell’università di Birmingham, Toby Peters. “Abbiamo riunito le competenze di Regno Unito e India per realizzare progetti calibrati per la promozione di tecnologia sostenibile e competenze per aiutare gli agricoltori indiani a massimizzare i loro guadagni, riducendo gli sprechi, preservando la qualità dei prodotti e proiettandosi verso i mercati più distanti. La scommessa è migliorare la sostenibilità utilizzando energie rinnovabili”.
I progetti da realizzare
In questo contesto, un esempio è rappresentato dall’attività della “British high commission in India”, in collaborazione con “Agri-tech sector” del Dipartimento per il commercio internazionale, diretta alla creazione di un centro di eccellenza per la gestione della fase successiva al raccolto e alla refrigerazione in modo sostenibile ad Haryana. Lo stato indiano gestirà, inoltre, la formazione del personale per la nascita di 22.000 nuove realtà dedicate alla logistica e ai processi agrari. I docenti provengono dal nuovo dipartimento “Sustainable cooling” presso l’Università di Birmingham, dalla Cranfield University, London South Bank University, Greenwich University e Niab East Malling research ed esperti come Martin Lishman.
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