Un’altra eccellenza italiana verso la sostenibilità. E’ il Gruppo Lungarotti che con i suoi 250 ettari di vigneto, tra la tenuta di Torgiano e quella di Montefalco in Umbria, per una produzione di circa 2,5 mln di bottiglie di vino l’anno a concludere il processo per l’assegnazione del marchio VIVA, La Sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia, del ministero dell’Ambiente. Questa è la nona realtà imprenditoriale italiana che rientra nei parametri di qualità eco-sostenibile e la prima nella sua regione.
Una viticoltura 4.0 e rinnovabile
Capannine meteo, controllo meccanico delle erbe infestanti, gestione intelligente delle risorse idriche e concimazione organica sono alcune delle innovazioni 4.0 in uso nell’azienda agricola Lungarotti.
L’energia invece è alimentata dalle potature di vite con l’impianto a biomasse, presente nella viticultura biologica della tenuta di Montefalco. Anche il sole contribuisce alle necessità energetiche con un impianto fotovoltaico posto sulla copertura degli edifici aziendali.
L’istallazione è in via di completamento e, una volta raggiunti i 1320 mq previsti, è stato valutato che contribuirà a coprire circa il 40% dei fabbisogni elettrici.
I parametri di valutazione del marchio VIVA
Il marchio Viva verifica, secondo quattro indicatori, la gestione delle risorse e l’eco-sostenibilità della produzione al fine di valutare l’ impatto ambientale del prodotto enologico.
Gli indicatori sono: territorio, aria, vigneto e acqua. Per tutti il Ministero valuta la sostenibilità e il rispetto delle fonti come l’approvvigionamento energetico. In base al punteggio ottenuto nelle verifiche ministeriali l’azienda può accedere al marchio.
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