Giornata mondiale degli animali negli allevamenti: l’importanza della transizione agroecologica

La coalizione composta da WWF, Greenpeace Italia, ISDE, Lipu e Terra! chiede la calendarizzazione della loro proposta di legge per introdurre una moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi

Gli allevamenti intensivi sono responsabili del 75 per cento delle emissioni nazionali di ammoniaca e del 40 per cento delle emissioni globali di metano.  Contribuiscono significativamente alla formazione delle polveri sottili che, in Italia, causano circa 50mila morti premature ogni anno.

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Foto di Neil Bates su Unsplash

A ricordarlo è la coalizione composta da WWF, Greenpeace Italia, ISDE, Lipu e Terra!, in occasione della Giornata mondiale degli animali negli allevamenti del 2 ottobre.

L’impatto degli allevamenti intensivi

Oltre a emettere ammoniaca e metano nell’atmosfera, gli allevamenti intensivi immettono nitrati nei terreni e nelle acque, e contribuiscono al consumo di suolo: circa il 70 per cento dei terreni agricoli europei è destinato all’alimentazione animale. Gli animali vivono rinchiusi all’interno di spazi ristretti, cosa che non tiene conto dei loro bisogni etologici e che, inoltre, rischia di favorire la diffusione di zoonosi.

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Le proposte delle associazioni

Per questo, le associazioni sottolineano l’urgenza di avviare, a livello nazionale e internazionale, “una transizione della zootecnia intensiva verso modelli di allevamento agroecologici, anche a difesa delle piccole aziende”. In poco più di un decennio, il nostro Paese ha infatti perso quasi il 40 per cento delle sue piccole aziende agricole, “calpestate” da quelle più grandi.

Chiedono dunque una moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi e sull’aumento del numero di animali allevati in quelli esistenti, specialmente nelle zone più inquinate. La loro proposta di legge, “Oltre gli allevamenti intensivi”, è stata pubblicata sul sito della Camera dei deputati il 23 luglio scorso, con le firme di ventuno parlamentari di cinque diversi gruppi politici.

Leggi anche: “Oltre gli allevamenti intensivi”, la proposta di legge approda alla Camera

Il futuro dell’agricoltura nell’UE

La coalizione attende ora che il testo venga calendarizzato per essere discusso alla Camera, anche alla luce del “Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nell’UE” presentato da Ursula von der Leyen. Il Governo italiano, secondo le associazioni, “ha l’opportunità di essere l’avanguardia del cambiamento dei modelli di gestione degli animali negli allevamenti, per garantire la salute delle persone e dell’ambiente insieme al benessere degli animali allevati”.


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