Tra i tanti temi affrontati nel corso dell’8° Forum della Fondazione Barilla su Alimentazione e Nutrizione che si è concluso ieri a Milano c’è stato anche quello del rapporto tra il cibo e le migrazioni. A questa questione è stato dedicato lo studio di MacroGeo e Barilla Center for Food& Nutrition (BCFN) “Foood& Migration. Understanding the geopolitical nexus in the Euro -Mediterranean”.
Dal report è emerso come si attestino a un miliardo le persone che nel mondo vengono considerate migranti e come gli scenari geografici al centro di questo fenomeno migratorio siano Mediterraneo ed Europa. In un contesto di questo tipo il cibo ha un ruolo chiave, in una doppia accezione: da una parte, infatti, costituisce una delle cause che portano a migrare, dall’altra, però, è un’opportunità per i Paesi di destinazione impattando in maniera positiva sul mercato alimentare.
Migrazioni e cambiamento climatico
Tra i fenomeni che maggiormente influiscono sul fenomeno migratorio nel continente Africano (zona geografica su cui si focalizza lo studio) c’è il cambiamento climatico e la mancanza di risorse, una problematica che (insieme a siccità, politiche alimentari inadeguate, guerre e conflitti e crescente pressione demografica) costringe all’abbandono delle proprie terre d’origine.
Le raccomandazioni contenute dallo studio
Lo studio di MacroGEo e (BCFN) propone anche una serie di raccomandazioni per affrontare questa situazione. Accanto, ad esempio, alla necessità di investire nei Paesi d’origine, di adottare un approccio incentrato sulla cooperazione e di introdurre politiche mirate su cibo e nutrizione, è necessario, secondo la ricerca, puntare anche sull’emancipazione delle donne. Un nesso fondamentale è infatti quello tra demografia e sviluppo economico e, in quest’ottica, porre al centro di qualsiasi strategia di co- sviluppo e sviluppo sostenibile le donne è fondamentale.
In occasione della presentazione dello studio abbiamo intervistato Lucio Caracciolo, Head of Geopolitics di MacroGeo.
Quale relazione intercorre tra il cibo e il fenomeno migratorio?
Da quali Paesi si parte di più e quali sono le mete verso cui ci si dirige?
Quali sono i punti su cui è necessario intervenire citati nelle vostre raccomandazioni? Qual è il più rilevante?
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.