Un futuro sostenibile passa da molte strade: energia, mobilità, infrastrutture, modalità di produzione e consumo, ma anche dalle nostre scelte alimentari sempre più impattanti. Un regime alimentare più sano e sostenibile può contribuire alla riduzione del 30% di emissioni di gas serra legate al cibo. Alla luce di questo, Fondazione Barilla ha presentato un nuovo modello alimentare, fondato su basi scientifiche, che si basa su una doppia piramide della salute e del clima.
Questa doppia piramide suddivide gli alimenti in base al loro impatto sulla salute umana e sul clima. La proposta è applicare i principi base della doppia piramide a sette modelli alimentari di altre sette regioni del mondo. La doppia piramide, oltre a farci assumere un atteggiamento che verta su salute e sostenibilità, vuole anche rimanere fedele all’identità culturale e alle tradizioni gastronomiche locali, stando attenti alla biodiversità.
“Ciascuno di noi ha il potere di plasmare il futuro tre volte al giorno, attraverso le nostre scelte alimentari. La doppia piramide della salute e del clima mostra, infatti, che una dieta varia ed equilibrata può aiutarci ad aumentare longevità e benessere e a ridurre il nostro impatto sul clima, gestendo le frequenze, la varietà e quantità dei cibi ogni giorno, in ogni parte del mondo” – dichiara Guido Barilla, presidente della Fondazione omonima, nel corso dell’evento, dal titolo: “A One Health Approach to Food: the Double Pyramid connecting Food Culture, Health and Climate”.
La doppia piramide della salute e del clima rivela che, per innescare un cambiamento concreto con benefici per noi e per il clima, dobbiamo consumare più frutta, verdura, cereali integrali, noci e legumi, tutti quegli alimenti insomma, che sono in genere anche a basso impatto ambientale, oltre che più salutari.
La varietà della dieta alimentare è uno dei punti saldi di una corretta alimentazione e una delle principali novità di questo modello è la distinzione tra i diversi gruppi alimentari a base di proteine animali. Il progetto consiglia di prediligere alimenti vegetali e legumi come fonti proteiche e pesce, uova, pollame e latticini rispetto a carni rosse e insaccati di cui dovremmo limitare il consumo.
Per celebrare la ricchezza e la diversità delle tradizioni alimentari e gastronomiche di tutto il mondo, la Fondazione ha anche stretto una collaborazione con Alma, la scuola internazionale di cucina italiana.
Le dieci raccomandazioni di Barilla
La Fondazione Barilla ha lanciato 10 raccomandazioni che ci aiutano a identificare soluzioni ottimali per la salute umana e per il pianeta:
- Includere la sostenibilità e la salute in tutte le policy e in tutti i settori della filiera agroalimentare;
- Stabilire standard comuni su diete sostenibili e indicatori di monitoraggio;
- Promuovere la sostenibilità ricollegandola alle tradizioni, al patrimonio culturale, alla storia culinaria e promuovere norme globali di sicurezza alimentare;
- Creare policy che intervengano sul quadro generale del sistema alimentare per affrontare la totalità dei cambiamenti dietetici e delle loro implicazioni socioeconomiche e ambientali;
- Promuovere policy integrate per l’alimentazione urbana che sostengano le filiere corte, l’agricoltura urbana e i mercati locali;
- Costruire infrastrutture e promuovere la formazione e l’istruzione per sostenere i piccoli agricoltori nella coltivazione sostenibile e nell’accesso ai mercati;
- Adottare politiche di approvvigionamento alimentare che assicurino cibo salubre, nutriente e sostenibile in tutte le istituzioni pubbliche e private;
- Proporre, testare e raffinare principi di sostenibilità nelle linee guida alimentari;
- Ridirigere i sussidi agricoli dagli alimenti base a quelli nutrienti e sostenibili, così da garantire questi ultimi anche ai gruppi più vulnerabili;
- Promuovere scelte alimentari salubri e sostenibili tramite contesti alimentari che le favoriscano, anche tramite pubblicità e marketing.
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